Buon Natale e felice Anno Nuovo a tutti

Posted by Cristiano Gatti

Negramaro mitici

Posted by Cristiano Gatti in , , , ,

Io son sicuro che
per ogni goccia
per ogni goccia che cadrà
un nuovo fiore nascerà
e su quel fiore una farfalla volerà.

Io son sicuro che
in questa grande immensità
qualcuno pensa un poco a me
non mi scorderà.

Sì, io lo so
tutta la vita sempre sola non sarò
un giorno troverò
un po' d'amore anche per me
per me che sono nullità
nell'immensità.

Sì, io lo so
tutta la vita sempre sola non sarò
un giorno lo saprò
d'essere un piccolo pensiero
nella più grande immensità
del suo cielo.


GLI ORIGINALI SONO INTOCCABILI, PERO' I NEGRAMARO SONO STATI TRA I MIGLIORI INTERPRETI






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Ma son sempre più forti con questa

PRIMA




DOPO





Codice da Vinci

Posted by Cristiano Gatti in

Era fine novembre 2007, 2 mesi precisi dalla maledetta cessione delle quote della mia amata ..., quando, dopo aver visto per 4 volte "il codice da vinci", casualmente, la stessa notte, faccio i biglietti per andare a Londra. Avevo promesso a Mia figlia che un giorno l'avrei portata a Londra.
Arrivo a Londra senza pensare in nessun modo al film. Dopo aver prenotato l'albergo, iniziato a girovagare per Londra, vedo, per puro caso, sullo sfondo una strada che porta verso una chiesa stupenda, la CHIESA dove avvenne una delle più importanti scene del film.
Un colpo al cuore per l'emozione. Come ne film riesco ad immaginare questa strada ai tempi di NEWTON e precisamente al suo funerale (purtroppo non trovo lo spezzone del film)

ALtro spezzone interessantissimo che mi ha fatto viaggiare con la fantasia è questo filmato.





Al ritorno ero talmente preso dal film e da ciò che avevo visitato, che qualche giorno dopo mi imbarco verso Parigi con 2 delle mie figlie e, non appena arriviamo in centro, vado subito a visitare (ore 10.00 circa di sera) il Louvre.
Si ebbe la fortuna che ciò che volevo subito vedere era a disposizione dei visitatori fino alle ore 23.00, e cioè le piramidi.
Che emozione!




Non potevo non inserire una delle...

Posted by Cristiano Gatti in ,

canzoni che ho ascoltato di più in questi ultimi 2 anni
Insieme alle varie versioni della mitica "L'IMMENSITA'" egregiamente interpretata dai Negramaro, da Mina e Cantata da Don Backy, questa che incollo di seguito è da me preferita

Come al solito il Mitico cele non perde occasione per mettere in evidenza, come nella famosa "Mondo in Mi7" & co. il trash della Tv e del mondo che ci circonda




dietro a Celentano una delle più belle attrici Italiane di cui ignoro il nome:(

Arcobaleno. Addio Battisti

Posted by Cristiano Gatti in , ,

Dopo alcuni post un pò moralisti, depprimenti, ricordiamo qui una canzone stupenda
scritta,se non sbaglio, da Mogol per Battisti



Joan Lui discorso finale

Posted by Cristiano Gatti in ,

E' vero che qui esagera un pò, fà un pò di retorico, però dice cose che realmente pensiamo. Queste scene sono da sentire, vedere minimo 5,6 volte senza pensare che dall'altra parte c'è Celentano.
Fatte finta che vi sia un vero attore che stà leggendo il copione di un libro intitolato: se lui fosse qui cosa direbbe di questo mondo?

Qui penso di chiudere col discorso Joan Lui. Dico solo che le muscihe sono ben fatte, musica molto moderna e aggressiva.

ps: purtroppo alcuni che navigano in rete di questi periodo non possono capire alcuni passi visto che non sono a conoscenza di quanto accadeva negli anni 70, anni 80 (URSS-USA)




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jOAN lUI UN FIL CHE DOVREBBERO FAR VEDERE 1 VOLTA AL GIORNO

Posted by Cristiano Gatti in ,



"" LA CRITICA""
Il mondo va a rotoli, l'Apocalisse è alle porte. Nemmeno Gesù riuscirà a fermarla: al più, potrà dare appuntamento in Paradiso a quanti si sono pentiti e hanno ricambiato il suo amore. Per festeggiare a suo modo il Natale, Adriano Celentano stavolta è salito sul pulpito di Savonarola, ha ballato e cantato, ha fatto spendere quasi venti miliardi di lire, e ha combinato un gran pastrocchio. La parola non ha dignità critica, ma riassume efficacemente i giudizi di quanti sono rimasti irritati dalla predica banalissima e dai frutti modesti di un impegno che meritava ben più sostanziosi traguardi. Le ragioni del fiasco (ma chissà: può anche darsi che fuori d'Italia il film vada bene) sono a nostro avviso nell'applicare una mastodontica macchina spettacolare a una paternale che pretende di scuotere le coscienze con argomenti sublimi e invece ripercorre tutti i luoghi comuni della morale più semplicistica: quella secondo la quale i tempi in cui viviamo sono i peggiori della storia dell'umanità, dominati dalla violenza, dall'indifferenza, dalla droga e dall'ateismo. Per cui se Cristo tornasse sulla terra, i cattivi tornerebbero a ucciderlo (stavolta con raggi laser), e il giorno della resurrezione non potrebbe che assolvere i peccatori e precipitare negli abissi le forze del male.
Qui Cristo si chiama Joan Lui. È un cantante vagabondo che, attraverso un “tunnel della vita”, arriva a Genova proprio quando un gruppo di delinquenti rapisce una giovane Emanuela e la città è in subbuglio. Minacciato dai mitra, Joan Lui mette il fuoco nelle gambe dei poliziotti, che improvvisano arditi balletti, e canta così bene l'imminente fine del mondo, provocata dai nostri aridi cuori, da ottenere uno straordinario successo. Un'impresaria Judy lo scrittura, e durante una festa in suo onore, organizzata in una chiesa di Roma, Joan Lui' caccia dal tempio gli ospiti sacrileghi e le ballerine travestite da suore, accoglie i poveri e risana gli infermi. Poi, mentre il popolo esulta e aumentano i seguaci, ottiene dal Capo dello Stato di potere interrompere qualsiasi programma televisivo per far giungere in tutte-le case i propri messaggi, o anche soltanto (in polemica con le chiacchiere dei politici) la propria immagine severa.
Se finora la sua più dura avversaria è stata una giornalista sovietica che lavora al “Corriere dell'Est” agli ordini del signor Marx (l'altra metà del mondo legge il “Corriere del l'Ovest”), ora Lucifero in persona, un asiatico che si circonda di guerriglieri e colonialisti, sfida Joan Lui a sottomettersi al Male, re dell'universo. Per tutta risposta il nuovo Gesù, che si è installato in una casa-teatro con apostoli e famiglie di vario colore ed agile piede, induce i rapitori a liberare Emanuela, smaschera un turpe traffico di feti umani, cambia il colore delle proprie poltrone (oibò, erano rosse: meglio nere...) e sogna di convertire quella bieca donna sovietica nella festosa signora d'un ecologico Eden. Finché il Diavolo lo fulmina, nel bel mezzo d'uno spot televisivo in cui Joan Lui accusa i partiti, gli sfaticati, quanti credono all'uguaglianza, e s'avvera la fine del mondo, con la Croce che distrugge anche Belzebù, con la sovietica redenta dalle lacrime ma travolta dai crolli, con Judy che restituisce a Gesù risorto i trenta danari, e ne ha in cambio un bacio...
Se musical ha da essere, preferiamo Jesus Christ Superstar. Perché la pedestre ideologia di Celentano (niente è più reazionario del fare d'ogni erba un fascio) pro dùce uno spettacolo squinternato, che per timore dei “tempi morti” si inzeppa di riferimenti alla cronaca nera italiana, di requisitorie da scompartimento ferroviario, di caroselli e scene catastrofiche, di citazioni dall'iconografia sacra (sul tavolo dell'Ultima cena c'è pane, vino e mele), di sparatorie e siringhe... In un guazzabuglio di stili, con canzoni e balletti a far da zenzero, che vanifica la generosa fatica del fotografo Alfio Contini, dello scenografo Lorenzo Baraldi, della costumista Elena Mannini, del coreografo Franco Miseria, degli attori e delle attrici (a cui non c'è nulla da rimproverare) di cui Celentano si è circondato perché cantino le sue lodi.
Scritto, diretto, montato, interpretato da un uomo di spettacolo che non soltanto si sente in grande confidenza con Dio ma crede di potersi con lui identificare, Joan Lui fa rimpiangere il Celentano di dieci anni fa, quello di Yuppi Du. Il suo mestiere si è scaltrito, il conto in banca è cresciuto, ma l'ambizione lo ha divorato. Andrà all'Inferno, chi vuol essere Gesù con la rabbia in corpo.
Da Il Corriere della Sera, 27 dicembre 1985

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Critica ASSOLUTAMENTE RIDICOLA e scontata!
Uno dei migliori film degli ultimi 20 anni se visti con occhio obiettivo e senza voler guardar del marcio.
Si sà...basta che ADRIANO fà qualcosa tutti gli devono dare contro
Jesus Christ Superstar è bello per 1 solo motivo: è in inglese (non si capisce una mazza), è peino di balletti dei figli dei fiori, è fatto non da Celentano.
Infatti la maggior parte delle critiche sono tutte basta su uno stupido fondamento:
Adriano Celentano si cala nientemento che nelle parti di...Gesù


Se Joan Lui fosse stato interpretato da un attore sarebbe stato lodato visto che mette a nudo tutto ciò che noi tutti sappiamo ma vogliamo in qualche modo ignorare
o che forse non abbiamo, purtroppo, la forza di combattere.
Forse noi piccoli plebei vorremmo andar contro a tutto ciò che viene messo a nudo in questo film, ma nessuno dei grandi, nessuno dei personaggi che potrebbero far realmente qualcosa, si espone prendendo una posizione forte.
Ma si sà, oramai alla base di tutto c'è una cosa: far spendere il più possibile fino ad esaurire la gente, quella gente che in molti casi non sopportando il peso della società di rifugica nella dogra, nel male, nell'immoralità.

Se fosse stato un flop non penso che dopo 20 anni qualcuno ne parlerebbe ancora, non penso che in rete si troverebbe ancora tante posizioni contrastanti su tale film

Sicuramente Celentano qui a voluto fare un pò lo sborrone però c'è anche da pensare che quelle canzoni chi le avrebbe potute cantare e interpretare se non lui? Forse Boldi? Forse Cristian De Sica?
Ci pensate che annualmente elogiamo questi due personaggi per dei film realmente trash messi su per la forza dell'abitudine e diamo contro a film studiati e creati con reale passione.....ma alla base c'è una cosa importante
I film da ridere servono, come il calcio, a non far pensare la gente ai reali problemi. Quel film ci immerge nella realtà facendoci incazzare ancor di più.

Un volo pindarico, se così vogliamo chiamarlo:
boldi/de sica stanno ad alcune notizie del TG come Joan Lui stà a ciò che non ci viene detto


VISTO 15 volte di seguito e continuo a vederlo grazie a YOUTUBE!
Non si trova il dvd :(

NOI. Torniamo ad essere liberi

Posted by Cristiano Gatti in

Fra poco sarà natale..ah! auguri a tutti!
e sotto l'albero babbo natale per stare al passo con i tempo dovraà PER FORZA accontentare non tanto i bambini quanto le richieste di questa vile società.

Adesso:
>se non vai a scuola con un nuovo zaino sei OUT
>se non guardi AMICI significa che non capisci nulla di spettacolo
>se non dici parolacce in classe o in TV sei un NERD
>se non mandi a fanculo tuo padre o tua madre sei un birillo
>se non hai un cellulare è meglio che ti vai a nascondere sotto le lenzula
>se non non hai qualche firma persino sotto le ascelle sei un extra terrestre
>se non sei iscritto a facebook sei un extra comunitario
>se non hai l'auto a 18 anni se troppo zero
>se non vai in vacanza non capisci una sega della vita
>se non hai l'IPHONE forse devi capire che non siamo più nel 1879
>se hai voti alti sei uno studente strano
>se non torni a casa alle 5 di notte sei succube di genitori pericolosi e sei ancora out
>se non ti fai un pò di ferramenta in faccia e nel corpo sei anti magnetico
>se non ti fai le sopraciglia sei il fratello di frankstein
>se non ti fai uno spinello sei un servo della chiesa
>se guardi dei documentari sei ari-out de più

Sicuramente questo video può far capire alle nuove leve a noi stessi (genitori del nuovo millenio) che il mondo potrebbe andare avanti anche senza essere servi di questa società


Perchè il TG e la Tv non aiutano

Posted by Cristiano Gatti

GIornalmente ciò che vediamo in tv non aiuta in nessun modola moralità, la via verso il bene.
La Tv attuale, a differenza di quella degli anni 50,60 non è uno strumento di divulgazione del bene, della cultura, delle buone maniere, della BANALE educazione, ma solo di tutto ciò che non si dovrebbe fare!

Questo discorso è retorico e alquanto populista però se riflettessimo di più e iniziassimo a non ragionare con gli occhi colorati di euro, potremmo iniziare a tornare ad essere quei vecchi buon padri di famiglia e valide madri di famiglia.

Oramai ognuno pensa a se, se pur davanti a Dio e al Sindaco della propria città ha fatto una promessa importante, ma come oramai è plausibile, le promesse e la serietà seguono l'affidabilità degli sms:)

Non penso che si debba tornare ai tempi in cui in Tv si vedeva solo 3 cartoni animati, un filmettino e lo spettacolo del sabato sera, però non credo neppure che sia giusto esser trattati da questa TV come uno squallido TRASH, cestino dell'immondizia, capace di inglobare tutto e di più.

E' giusto fare un telegiornale frutto solo di notizie distruttive e allarmiste? un TG che segue la moda del momento senza comprendere nelle notizie i vari aspetti di quanto stà accadendo nel mondo? un tg non costruttivo , un tg senza nessun messaggio anti illegalità - anti odio - anti trash
Non potrebbero creare una TV via di mezzo tra il TRASH e la ricostruzione di ciò che servirà al mondo per salvarsi dalla catastrofe morale?


Il bene e il Male

Posted by Cristiano Gatti

Riflettiamo su questo video(estratto dall'introvabile film Joan Lui) del grande Celentano.




Svalutation sempre attuale

Posted by Cristiano Gatti in ,





Sono passati più di 30 anni e puure questa canzone è sempre attuale, cambiano solo alcuni sostantivi ma il succo è il medesimo.

Siamo senza soldi ma tutti hanno il loro cellulare
Siamo senza soldi ma tutti messaggiano in continuazione
Siamo senza soldi ma tutti devono avere il loro IPOD , IPHOE, CIP, CIOP
Siamo senza soldi ma tutti hanno l'auto nuova

Penso che Celentano con le sue canzoni sia stato un precursore esagerato dei tempi
Ogni sua canzone è un messaggio chiaro che purtroppo nessuno ha mai capito e assimilato. Sicuramente il problema è stato dichiarato in modo egregio nel seguente video



Difficile la vita con le banche

Posted by Cristiano Gatti in , ,



prendo spunto dal blog del mio fratellone per inserire un qualcosa di favolosamente assurdo quanto reale

risposta ad un post insolito

Posted by Cristiano Gatti

In risposta a questo link
e a questo link


Ciao
prima di scrivere ho voluto leggere qualche volta il msg perchè volevo capirlo bene, conoscendo M. e la Eos.
Non penso che con quel msg la eos volesse chiedere come sopperire a come risolvere il problema col cliente, ma voleva mettere in evidenza la situazione generale di chi fà questo tipo di lavoro (Chapeau!).
Non credo che con quel messaggio volesse chiedere a qualche esperto come rispondere al cliente o come istruire i propri tecnici, ma cosa succede nel mondo del settore hosting.
Son rimasto un pò scosso dal fatto che nessun "provider" ha risposto alla discussione. Forse anch'essi la pensano in modo simile, forse anch'essi hanno avuto esperienze del genere, forse anch'essi hanno questo problema di ricevere assurde richieste dai clienti, ma non hanno le palle o sono molto garbati da non aggiungere altri commenti.

Penso che in quel messaggio vi fossero due sottomessaggi e non un banale messaggio di auto di come gestire un cliente, penso io!
Quello è un blog e sulla scia americana si cerca di "civilizzare" l'utente e non di farsi insegnare come gestire un cliente.
Se fosse un post scritto per farsi aiutare a capire come gestire una situazione scomoda, c'è da fare a tal ditta “Chapeau!”, cioè tanto di cappello, visto che senza problemi hanno avuto le palle di scrivere al mondo la situazione reale degli hoster senza nascondersi dietro un dito come, forse, giustamente fanno in moltissimi.
Io ero uno di quelli, mi nascondevo dietro a post privati per chiedere info,, soprattutto su www.cpanel.net, e di ciò me ne vergogno, visto che in america (U.S.A) e inghilterra (U.K) tutti scrivono alla luce del sole i loro problemi senza nessun tipo di vergogna, persino i grandi HOSTER.....MA QUI SIAMO IN ITALIA e basta scrivere due cose per venir infangati dalla meschina concorrenza!

Tornando al posto del blog, si mettono in evidenza due problemi, penso io,
uno relativo al problema di come viene visto un fornitore di smtp o hosting o provider
e due di come stanno cambiando, forse non in italia, i servizi dei provider.

Per quanto riguarda la frase di EvolutionCrazy: vuole avere i problemi risolti, chiedo se hai ragionato da cliente, da fornitore o in modo obiettivo?
Se parli da cliente, non posso ribattere, se parli da fornitore a mio giudizio hai fatto del puro e falso marketing, se parli in modo obiettivo ti renderai conto che hai detto una castroneria.

C'è una frase che è stata scritta, a mio parere, con grande coraggio ma che forse non avete ben letto . La frase è questa:
E’ vero che chi vende la macchina deve persino insegnare a guidare, a metter benzina, i limiti i velocità, le buone maniere per strada, i cartelli stradali, lavare la macchina, allacciarsi la cintura, però che si può fà?
Siamo all’impotenza totale, non penso incapacità visto che ciò che il tecnico poteva fare è stato fatto.

Sintetizzare il tutto ad un banale, scusatemi cari TheVice e Evolution:
si potrebbe fornire una ulteriore porta ..bla bla bla...
è a mio giudizio assolutamente non realistico e un po' ipocrita (non voglio offendere nessuno, è solo il mio semplice pensiero e se ho capito male scusatemi)

Mettiamo il caso in cui ho ben capito i posto, voi dite in pratica che il fornitore di hosting per una pizza o una mezza cena all'anno deve sobbarcarsi il problema dell'incapacità delle persone di imparare a far valere i propri diritti verso fornitore diversi dall'hoster.
In pratica l'HOSTER, come diciamo dalle mie parti, oltre al servizio di deve dare un FIASCHETTO D'OLIO!
Quanto paghiamo uno spazio web? E quanti soldi diamo a chi ci fornisce la connessione ad internet? Ora esageriamo visto che in ITALIA non vi è questo problema, però da ex adetto
ai lavori, scusatemi, mi sfogo un po' e dico le cose come stanno!
All'hoster è richiesto di dare il sedere ad ogni costo, al provider di connessione non è chiesto nulla perchè solitamente i provider di connessione a differenza degli hoster non rispondono entro qualche ora e in modo idoneo ed esausitivo.

Per farla breve, in pratica, chi è più disponibile se la deve sempre prendere in quel posto pur guadagnando meno di altri.

La domande del post, o come si chiama, è : IMPOTENZA o INCAPACITA'.
Impotenza: certamente visto che un hoster non ha la possibilità di gestire i problemi altrui
Incapacità: sicuramente! perchè il tecnico doveva rispondere immediatamente, senza fare 100 controlli, che alla ditta e ad altri clienti che sono in attesa di risposta per REALI PROBLEMI, costano tempo,
-IL PROBELMA NON E' DI NOSTRA COMPETENZA , il problema è del provider di connessione il quale blocca le porte di default 25 e (mai usata) 587.
CHIEDA AL SUO BEN PAGATO PROVIDER DI CONNESSIONE quali porte usa e se inibisce l'uso dell'smtp esterno e soprattutto del WEBMAIL (assurdo...parla di webmail, giusto?), quale SMTP DEVE USARE ! STOP!
Ai vostri hoster chiedete, senza indugi: “ma se sono in USA e non riesco a mandare la posta, mi mettete a disposizione la porta 11,23,45,67,89,443 oppure devo usare il loro smtp?”
Non facciamo ipocrisia e rimaniamo nelle realtà del settore. Se poi una ditta che vuol fare la ganza dice che mette a disposizione la 443, ben venga e sia così magnanima, come fanno in america, da insegnare alla concorrenza di come gestire su DIRECTADMI o CPANEL o PLESK tale porta !

Quoto EVOL: "incapacità?" boh... capacità di fare la diagnosi c'e'..
dove! Il tecnico più di controllare tutto lato server e accertarsi che è tutto funzionante cosa deve fare? Mettersi “prono” e attendere lo spirito santo?
Cioè, scusatemi ma non riesco a capire.

Riprendo l'esempio coraggioso dell'auto:
compro una BMW x5 (spero di non doverla vendere mai se no mi uccido), vado in USA e non hanno i cerchioni che in Italia solitamente mi vendono. Mi incavolo con il mio fornitore in Italia o cerco di capire come sistemare le cose in base alle loro regole?
Devo farne una colpa al mio fornite in Italia o sono più ampio di vedute e capisco che in america vi sono altre regole?
Sicuramente per la mentalità out-hosting apro i miei orizzonti e vedo che devo adeguarni. Se rimango con la mentalità client-hosting faccio un casino con i fornitori in Italia.

Tornado in tema, scusatemi per il mio strano modo di scrivere, penso che il tema è stato travisato e il msg voleva aver una morale indirizzata ai loro “concorrenti” i quali a mio avviso dovevano intervenire inserendo commenti con le loro esperienza.

MA PURTROPPO si sa che in questi meandri girano pochi concorrenti con la C maiuscola, mentre altri intervengono solo per farsi banale pubblicità.

Vedi alcuni posto ridicolissimi di gente che per mostrare la propria firma commerciale rispondono insulsamente a post scrivendo: vai qui, vai là, vai su, vai giù

Incavolatevi quanto volete sull'ultima frase, insultatemi quanto vi pare, ma sapete che la verità è questa. RISPONDERE A THREAD informativi con risposte ovvie solo per far vedere la firma del sito di hosting.

Qui entro nell'OT spudorato, e invito Stefano pubblicamente a prendere una decisione forte verso queste persone. O dai la possibilità agli hoster di rispondere con le proprie offerte a tutti i thread del tipo “devo comprare x mb”, con risposte dirette del tipo “la mia offerta è xxxxxxx”, oppure, nel rispetto di chi segue le regole, banni immediatamente certa gente insulsa che avendo del tempo risponde con ridicole indicazioni del tipo
“ma di preciso quanto ti serve?”
“ma forse per il tuo sito andrebbero bene .....”
“cerca in offerte hostingtalk”
etc...

Le vie di mezzo, come abbiamo potuto vedere su altri forum del settore, portano solo a farsi del male, perchè le aziende serie, ad un certo punto, si stancano di leggere, di seguire un forum, di postare i loro suggerimenti intelligenti.

Finisco qui visto che stò esagerando! Enon voglio andare oltre
faccia a faccia mi tornerebbe meglio dirvi le cose, per iscritto no.

Manteiner affidabili e seri

Posted by Cristiano Gatti

Discussione HT

Ciao
Un consiglio, poi se pensi che il n. dei domini sia il punto di maggior riferimento per capire la qualità/stabilità/potenzialità di una ditta sai già cosa fare.

In diversi hanno spiegato come funziona quella classifica ed è "quasi" reale a grandissime linee. A grandissime linee perchè mancano
>domini .it (vi sono ditte che il 70% dei domini sono .it) >> causa di questo alcune ditte sono su valori minoritari su webhostig.info
>seguono il DNS pertanto se una ditta lavora molto con i rivenditori e assegna ai rivenditori dns personalizzati, abbiamo una ditta in posizione assolutamente "sfavorita" inoltre
vi sono aziende che per proprie politiche usano dns diversi (dns legati a domini diversi) e se non si iscrivono a webhosting.info segnalando la cosa, utile per accorpare i vari dns, avranno una posizione "sfavorita"

In base a quanto indicato vi potrebbero essere ditte da te non valutate perchè non raggiungono i primi 20 o 30 posti, oppure webhosting gli assegna un tot di domini Y pur avendo un numero di domini gestiti notevolmente più alto di qualcuno che è nella X posizione e pertanto più facilmente visibile e meno "sfavorito".

La tua scelta, tornando al consiglio, si dovrebbe basare su
1) struttura informativa del sito (ampiezza delle informazioni)
2) tipologia di supporto che fornisce (email? telefono? telefono 199? call center? ticket? forum? chat? Faq?)
3) per ogni tipo di supporto fornito quali sono i tempi di risposta? le risposte sono di tipo personalizzato, risolutive oppure sono risposte tipo "leggi qui e là e su e giù"
4) tempi di attesa telefono
5) UPTIME garantito da sito o da sla e in ogni caso quanto viene dichiarato?
99.5 -99.9 - 99.95 - 99 e esso riguarda la linea, il server o è un dato inserito a caso?
6) il sito ha una bella lista di siti (ovvio che non tutti possono inserire i clienti, dipende anche da settore commerciale in cui sono incanalati) oppure via email fatti dare qualche dominio e chiedi se puoi contattarli (anche se non ha molto senso perchè potrebbero essere clienti mirati)
7) se hanno un forum fai un bel giro sui post e leggi cosa dicono. Molte volte un forum è lo specchio dell'azienda. Vi sono forum di ditte di hosting da cui si riesce a parcepire l'aria di come lavora la ditta stessa, di come si trovano i clienti.
8) guarda l'anzianità dell'azienda e chiedi informazioni. L'anzianità non è un dato certo per valutare la serietà perchè la ditta nata 1 anno fà potrebbe lavorare molto meglio di quella nata 10 anni fà. Chi ti dice che quella azienda nata 1 anno fà è composta da persone che precedentemente lavoravano presso altre aziende del settore o erano soci di qualche altra ditta, etc..etc...l'anzianità è importante ma non basilare

Tornando all'inizio del thread, scusami ma a meno che tu stia chiamando un call center è facile sentire cose che possano far pensare che uno stia dentro la cameretta del figlio a lavorare (esagerando). Ti faccio due esempi
1) chiamato in questi giorni un grosso professionista della zona che conosco molto bene e sò che l'ufficio è immenso, 15 segretarie, etc..eppure ho sentito
-un bambimo piangere
-una banda che suonava
Il tipo ha l'ufficio in centro sopra alla piazza comunale e i vetri non sono doppi pertanto si sente di tutto e di più.
Personalmente qualche anno fà feci l'errore di prendere un ufficio in una palazzina dove i muri erano alti 1 dito e fra poco si sentivano anche rumori del WC.
Non puoi, a mio giudizio, basarti sui rumori di sottofondo per giudicare un azienda, come pure il n. dei domini. Vi sono ditte con 300, 500 domini che lavorano benissimo, ditte con 3000, 5000 domini che lavorano altrettanto bene, ma non perchè hanno meno domini di altri debbano essere rischiosi o non affidabili o MENO importanti a livello di mercato.
Eccoti un esempio esagerato> Ferrari vende meno auto della porsche
Ognuno sceglie la propria politica. C'è chi vuole arrivare a gestire un piccolo n. di domini e c'è chi vuole invece arrivare a gestire migliaia e migliaia di domini, politiche diverse, interessi diversi, management diverso, 740 non è detto che sia diverso
Chi sia più a rischio non si può dire, il mercato ci ha dato delle conferme eclattanti in questi anni dove aziende italiane e non, dichiarate infallibili hanno avuto dei gravi problemi.

Concludendo, scusa la lungaggine,
"ecco 2 ipotetici esempi:"
1) il titolare del dominio ha la facoltà di trasferirlo seguendo le linee guida delle policy. Nessuno può impedire un trasferimento a meno che vi siano casi particolari. I problemi eventualmente potresti averli per i domini non .it dove chi gestisce il dominio potrebbe non fornirti il codice di trasferimento, potrebbe bloccarti il trasferimento, potrebbe non inserire nell'admin una tua email. Queste possibilità sappi che ti possono capitare con la "piccola" come pure con la "grande" azienda.

2) per domini non .IT> sicuramente l'admin spiegando la situazione, non essendo solo lui cliente e pertanto il Registrar avrà varie notifiche di cambio, al Registrar, il Registrar gli andrà incontro "scavalcando" il rivenditore di domini
Per il .it non hai problemi, il dominio te lo sposti quando vuoi

Conclusione, visto che fondamentalmente le paure sembrano legate alla non trasferibilità causa "mela marcia", registrati un dominio .it almeno puoi cambiare mantainer quando lo desideri senza incotrar nessun tipo di problema però visto che hai 300 domini ti potrei consigliare soluzione definitiva e sicura al 100%
a) diventa mantainer (se hai molti domini .it, se no scegli un qualsiasi mantainer col prezzo e tempi di invio modulo accettabili)
b) scegli un bel Registrar di modo che sei autonomo
b) metti su un server dedicato almeno te li gestisci da solo senza pensare che la ditta possa chiudere


Ciao

Analisi segnalata da HT

Posted by Cristiano Gatti

Mia piccola analisi segnalata su hostingtalk da Stefano

di seguito il contenuto (in questo post inizio a aprire i bottoni)


Re: Want to be an Hosting Provider?
Ciao a tutti, spero di on farVi perdere tempo e scusate il mio aramaico italiano

Mi aggancio al post del server economico, giusto?
OVVIO che se ho 5.000.000 di euro a disposizione il discorso è molto diverso a livello di potenzialità di entrare nel mercato.

buttiamo giù due conti?

Apriamo l'attività pertanto una partita IVA e andiamo alla camera di commercio spiegando che vogliamo offrire servizi via internet. Cercare, eventualmente, la dicitura giusta spulciando qualche visura camerale in quà e in là, visto che vi basterebbe parlare di e-commerce che quella della CCIIAA vi direbbe che dovete avere una licenza!!!!...AHIME!
Lasciate perdere pertanto la parola e-commerce ma parlate di consulenza, assistenza hardware
Torniamo dal commercialista il quale consiglierà di tornare alla CCIIAA per avere la carta servizi (quella col chip per la firma digitale di modo che il commercialista può far tutto via web).... Fin qui i soldi che avete nel portafoglio possono bastare.
Abbiamo finito con gli spiccioli
Arriviamo alle cose più serie
1) sito web (??? ognuno può decidere che fare)
Costo da 0 a XXXX

2) script per whois, ordini e fatturazione.
In relazione a questo abbiamo varie possibilità.
-Affidarci ad un programmatore per uno script validissimo e personalizzato con qualche migliaio di euro, utile in seguito anche a far risparmiare tempo col commercialista pertanto diminuire di qualche decina di euro le spese mensili di commercialista
-affidarci a Modernbill o WHM o altri billing software, solo che hanno più o meno il solito problema, cioè lavorano con la giusta filosofia della fatturazione per cassa e non sull'intento (W l'Italia). In pratica questi software fatturano anche se non vi sono i soldini in cassa (problema soprattutto per i rinnovi) visto che all'estero lavorano sulla dichiarazione in base alle fatture pagate e non in base alle fatture. Potrebbe succedere che a fine anno avete fatto 200 fatture di cui non avete ricevuto il money ma su cui dovrete comunque pagare IVA e tasse a meno che perdiate tempo col fare delle note di credito.

-affidarci alla mano personale e buttar giù uno script gratuito.
Costo SCRIPT FATTURE DAI 300 euro a XXXXX

3) voglio vendere i domini .it e facciamo le cose fatte benino, pago 2500 euro al NIC (ai miei tempi si pagava 2.100.000 lire..assurdo) e divento mantainer. Se voglio risparmiare vendo i domini di altri mantainer (bruttino però)

4) Rvendo i domini di qualche registrar con un piccolo costo maggiore. Consigliabile namecheap o onlinenic ma soprattutto opensrs (qui vogliono una fee per il setup)

5) attiviamo una linea telefonica e adsl
???

6) Due mobiletti li voglio prendere? 1 bel pc? un fax? una targhetta? qualche raccoglitore?
Buttiamo giù 2000 euro per essere buoni

7) andiamo in banca e in posta e apriamo un c/c ditta (non si può usare il c/c personale). Qui si hanno spese mensili/annuali però becchiamoci la tassa governativa che ci aiuta a fare il ns lavoro (bei miei soldi). E' vero sono pochi i soldi gettati in tasse invisibili però intanto ci sono

8) dal prossimo anno ricordiamoci che abbiamo da pagare minimo 500 euro ogni 3 mesi per l'INPS

9) finalmente prendiamo il server.
Vogliamo un server su cui posizionare i primi 100 clienti e dopo di questi passiamo a qualcosa di più serio (bilanciato, cluster, doppi HD, mirror, belle ram)??? si potrebbe anche fare, nessuno lo vieta, è solo un rischio di chi vuol far impresa e di chi compra dalla nuova impresa.
Se sei fortunato e attento non avrai down, ma se sei sfigato e non sei molto attento rischi di mangiarti capra e cavoli e ricevere qualche insulto via filo o via email.
Da 500 euro (molto molto base) a 3500 euro per un server (un dell con Mirror e buone ram e doppio ual xeon)
+ uno switch se lo inserisci in housing (200 euro) + l'housing (1/4 di rack cercare i prezzi in giro)
Abbiamo adesso un server con banda. Server di proprietà di bassa garanzia da ammortizzare in 3 anni (500/36 o 3500/36 + 200/36)
Potrei anche prendere un server base da EV1 dove ho comunque qualche garanzia di hardware, backup, ma i costi sono sempre, se si vuol dormire almeno qualche ora al giorno, sui 190 euro al mese

10) pubblicità
Il costo è molto variabile in quanto potrei usare solo google (click) oppure pago qualche sito del settore tipo hostingtalk, html, etc.
Ci butterai minimo, minimo, minimo 2000 euro?

Arriviamo al discorso prezzo finale
Costo server / clienti che inserisci= X
Costo fattura e commercialista x cliente = Y
Costo orario personale= Z
Costo manutenzione evetuale / clienti per server= A
Costo INPS / 365 = costo giornaliero= B
27% (circa) di tasse= C
Pagamento paypal o carta credito % = D
spese varie annuali/ ipotetici clienti annuali= E
domini= 5,2 euro (mediam .com e it)
pubblicità= non la conteggiamo è un investimento a lungo termine
Mobilia, telefono, taccuini, etc...= alcuni sono in ammortamenti a lungo termine

a+b+c+d+e+dominio+x+y+z= Q

Q= ?? per low cost intendiamo 6 euro o 15 o 20 o 30?
Ci sarebbe da specificare cosa intendete anche per low cost, visto che a mio giudizio può essere un low cost sia i 300 mb a 6 euro come pure i 1000GB a 60 euro offerti in USA

Con un server low cost potrei anche inizialmente dare un buon servizio. Tutto stà non farsi prendere la mano.
Voglio provare ad avviare la ditta, investo in un server "scabeccio" prendendo coscienza che però a X clienti (pochissimi ovviamente) mi devo ASSOLUTAMENTE fermare e investire in server decenti e costruire la strutturina per pararsi il sedere da ogni eventuale problema.
Es: inizio, dopo X mesi ho finalmente i miei X clienti, cioè quel numero di clienti che avevo determinato all'inizio per prendere coscienza che questo è un lavoro SERIO e difficile, così metto su una bella strutturina. Non credo che sia stupido o sbagliato fare così.
Moltissimi han fatto così e dire che con un server low cost dò per forza un servizio low cost è a mio giudizio sbagliato, l'importante capire che devo mettermi dei paletti a priori per non sbagliare e gettar via soldi e sentirsi infamati

Adesso cosa ci sarebbe da fare? Un Business Plan oppure se sono abituato ai conti della serva, un bel excel "molto base" dove provo a mettere da una parte i costi mensili e dall'altra gli ipotetici fatturati moltiplicando il prezzo di vendita x gli ipotetici clienti mensili . Espando i conteggi a minimo 3 anni
Si noterà che il momento di rottura si avrà da metà del secondo anno, quando i rinnovi riusciranno a far vedere numeri abbastanza importanti per l'impresa grazie ai rinnovi sommati ai nuovi clienti . Attenzione!! al crescere dei clienti cresce il n. dei server (da tener conto nel conteggio excel) e possibilmente il n. dei dipendenti
Per un LOW cost si deve parlare di centinai e centinai di clienti al mese per poter vedere i guadagni. Io ho provato a buttar giù un excel (conteggi del panettiere per intenderci) e con 1500 clienti nuovi mese a 20 euro al mese si può iniziare a sperare in un guadagno. Sotto i 15 euro si inizia a patire, a meno che si mettano 3000 domini per server, non si assume nessuno, non faccio un pò di fatture (impossibile visto che è tutto dichiarato e tracciabile) per i primi due anni o lavoro senza guadagano (qui si intende per guadagano il personale tempo speso e non il guadagno di impresa)

Mio giudizio: ogni azienda può lavorare in qualsiasi fascia di prezzo si inserisca. Il mercato esiste. Esiste il mercato LOW LOW che il LOW che il non LOW. Importante buttar giù dei conti per sapere dove voglio andare e cosa voglio offrire e quanto voglio guadagnare.
Passione, Volontà, Assiduità, Costanza = mercato.
Sicuramente adesso è più difficile del 2000.
A quel tempo i costi di gestione erano molto maggiori di adesso (lasciamo ovviamente perdere il costo dei dipendenti che sono aumentati). A quel tempo i costi per telecom, server, dollaro, programmatori, webmaster, erano alle stelle, adesso questi hanno costi inferiori ma vi è maggior concorrenza. A quel tempo si era a rischio anche per un altro fatto....si era agli albori pertanto sbagliare voleva dire chiudere immediatamente (esempio troppi dipendenti perchè vi erano meno automatismi di adesso)
I pro e i contro vi sono sempre stati.


Purtroppo non posso portare la mia esperienza diretta visto che la mia ditta non trattava low cost, inoltre da qualche mese sono in pensione

Deflagrator, adesso capirà il mio post

Posted by Cristiano Gatti

Deflagator disse:
Se io voglio fare il fornaio, ma mi chiedo come si fa il pane, o vado a fare l'apprendista in un forno, e poi apro il mio, oppure compro il pane così com'è da un altro forno e lo rivendo semplicemente a prezzo maggiorato.

Mia risposta:
Ciao
scusami tanto Deflagrator ma non sarei del tutto in accordo con te.
Vi sono diverse aziende di hosting che hanno avuto successo nate da persone che non capivano molto del settore.
Che han fatto? hanno visto il tipo di business, hanno trovato persone qualificate, le han pagate per consulenze varie e hanno iniziato l'attività.
Non è detto che uno che vuol far hosting o il panettiere debba forzattamente essere un amministratore di sistema o un cervellone di hardware o un pannettiere o un cuoco o un consulente aziendale che capisce di conti...l'importante che abbia passione, volontà, determinazione.
Oggi inizio ad informarmi, studio il settore, studio come poter avviare al meglio l'attività, trovo persone competenti, e parto.
Ovvio che devo avere oltre a ciò che ho indicato sopra anche un pò di cervello e di buon senso utile per far lavorare al meglio l'azienda e soprattutto dedicare anima e corpo al lavoro apprenendo di tutto e di più da quei collaboratori che mi stanno aiutando a portare avanti il progetto.
Ora forse grg "esagera"nel richiedere informazioni analitiche, quelle informazioni che in diversi hanno appreso da professionisti del settore, però ha fatto una cosa lecitissima e giustissima...per capirci..!!se questo forum ci fosse stato qualche anno fà alcuni avrebbero anche risparmiato qualcosa nello startup!!
Hai però detto una cosa giustissima: è quasi inutile fare calcoli su calcoli, perchè o ci si crede o non si parte. Hai detto anche un'altra cosa giustissima "puoi spendere 10 come 100"
Forse chi vuole iniziare, sempre che ci creda al 100%, sempre che gli interessi investire in risorse umane a meno che ha validissime competenze, dovrebbe dire: io ho questo budget annuale (non basta avere i soldi per lo sturt-up), cosa ci posso fare?
Altra domanda che è da fare?: meglio un colocation o server dedicato?
Meglio mantainer da subito o no?
Meglio server in USA O Italia o Europa?
Che tipo di server?

Proviamo a rispondere:
Sicuramente il colocation è più interessante a lungo termine. Maggior guadagno (lungo termine) e maggior controllo sui server.
Il server dedicato è interessante se si han pochi soldi disponibili. Inizio con server dedicati per poi in futuro passare a colocation con propri server, propri firewall, propri switch. Per 1, 2 server meglio pensare ai dedicati

Mantainer da subito esprime al cliente una maggior solidità (obiettabile oviamente la cosa visti i trascorsi di alcune aziende) però è sicuramente più interessante visto che chi è mantainer ha la gestione diretta del dominio e pertanto maggior velocità di registrazione dominio.

Il tipo di server dipende dal servizio da offrire, da quanta tranquillità giornaliera e notturna si vuole avere, da quanto credo in questo lavoro.

USA? ITALIA? la collocazione geografica intacca i costi e il tipo di servizio. Personalmente preferei l'ITALIA a menoc he il marcato da toccare è anche quello straniero..


link

Grande GRG son con te!

Posted by Cristiano Gatti

Capito cosa vuoi dire...
Non è che son qui tanto per parlare, che mi frega..segue

La Banda Aperta!

Posted by Cristiano Gatti

Banda aperta: il totale dei server usava 10Mb di banda media, nessun problema.
Il totale dei server usava 30, nessun problema, usavano 50, no problem..e così via
Nessun limite preciso ai siti o ai server. Ho sempre ragionato a GB e mai a banda.
Se usavi 300 Gb pagavi di più di uno che usava 30Gb anche se eri sul solito server.
Forse per far capire dovrei scrivere : avevo banda illimitata, ma per mia deontologia non uso quella parola visto che di illimitato non c'è neppure l'infinito, pertanto preferisco la paorla APERTA.
Più banda usavo, più pagavo e di conseguenza i clienti (ragionando in traffico)
Per dirla chiara, se su un sito leggi:
traffico illimitato o traffico 500Gb ma poi la banda è bloccata sul sito o sul server a 512Kb, chi ci crede è uno sveglione!
Credo sia chiaro. Certo che se non faccio pagare il traffico aggiuntivo farò in modo e maniera, riuscendoci, che per superare il traffico incluso fai una gran bella fatica
Se un sito non crea problemi a livello di carico, perchè limitargli la banda? per poter continuare a dire che dai 500Gb al mese? Calciocatania arrivava a fare su un server condiviso 600Gb di traffico mensile, però dietro aveva un pool di gente che lavorava affinchè gli script non incidessero sul carico. C'era un gruppo di blogger, penso siano stati tra i primi a buttarsi di brutto sui blog, che generavano, su server condiviso, 800gb di traffico. Ogni volta che il carico aumentava, di comune accordo, si bloccava qualcosa per studiare la situazione e dopo l'intervento sugli script tornavano online aumentando le visite. Non sempre si ha la fortuna di lavorare con clienti che capiscono queste problematiche. Ho avuto esperienze, come sicuramente tutti Voi, di personaggi che con 10 persone sul forum o phpnuke o phpadsnews, caricavano il server a manetta e non c'era modo di fargli capire che il problema erano LORO non i server.

Stefano mi fà impazzire con le Domande:)

Posted by Cristiano Gatti

1) prima della vendita quante persone avevi come impiegati fissi e come distribuivi i ruoli? Sembra spesso un'attività in cui non serve avere N dipendenti nemmeno a certi livelli, è cosi?
2) Hai iniziato in un periodo tra parentesi "d'oro", nel senso che la concorrenza era sicuramente minore rispetto ad oggi e forse le vie per divenire hosting provider erano più "specifiche", insomma meno possibilità di oggi. Come ti han detto oggi si puo iniziare dal frazionabile o dal proprio rack in un dc nazionale, come varia poi il marketing e l'approccio ai possibili clienti per far capire che nelle quinte ci sono soluzioni diverse? (parlo sempre di shared)
3) Nel momento in cui hai iniziato ti sei posto un target specifico di clienti?


Ora inizio a scrivere due righe.
Il punto 1 ha bisogno di una puntualizzazione, prima delle risposte. Preferire affermare che sono stato acquistato, non ho venduto. Per me è diverso, scusami. Pensa che ho fatto una litigata esagerata con un direttore di una banca per questa frase perchè dalle mie parti se dici: ho venduto, significa: STAVO FALLENDO. Giuro! Tu pensa che quando al direttore presentai la richiesta di conteggi per la cessione, iniziò a sudare freddo perchè avevo un leasing sull'auto e incominciò a "svanverare" su fideussioni, cambiali..... SI STAVA caccando sotto. Da lì è nata la discussione perchè poi gettai in faccia a questo stordito la proposta ricevuto (l'ho messo per iscritto, che direttore avevano, anche alla direzione principale di quella banca) e ho chiuso i conti.
Vabbè...andiamo avanti tornando in tema rispondiamo

Ognuno deve avere il suo compito (io la pensavo così). Chi gestiva la contabilità faceva solo quello e al massimo doveva rispondere
al telefono per informazioni contabili e mai improvvisarsi come supporto hosting telefonico o email
Chi si occupava della gestione sicurezza e aggiornamento server, doveva fare quello senza perdere tempo con le email
Chi si occupava di gestione server poteva anche occuparsi di rispondere al telefono, alle email e a ticket.
Io facevo tutto. Ho pulito anche il cesso e non me ne vergogno!
Personalmente mi son trovato sempre meglio con risorse esterne che interne.

In relazione a: "non servono molti dipendenti", è un discorso relativo.
Dipende molto dal target di mercato, dal numero dei clienti, dalla qualità del servizio fornito (migliore è il servizio, meno
email-ticket-chiamate per disservizio), dai metodi di supporto fornito, da cosa è incluso nel supporto hosting.
Se una società non fornisce supporto telefonico, cosa considerabile come noiosa, stressante, lenta, impegnativa), potrà tranquillamente gestire il solito
numero di domini con la metà delle persone di una società di egual target, egual qualità servizio ma col supporto telefonico.
Perchè parlo di qualità servizio, perchè nel caso di down il telefono viene preso d'assalto molto più delle email e ticket, sempre che il
target sia quello dei webmaster.
Ecco che tocchiamo un altro fattore che incide molto sul supporto telefonico, cioè la tipologia del cliente.
Personalmente avevo una clientela molto aziendale e rivenditori di un certo livello. Avevo pochi "webmaster d'assalto" (non è un insulto..ok?).
In 3 tipologie di clienti si hanno concezioni diverse del metodo di supporto:
-il cliente azienda 90% dei casi chiama al telefono
-il rivenditore puro specializzato nel web usa nel 90% dei casi i ticket o email
-il rivenditore non affine al web (esempio uno studio grafico che per favore e non professione primaria fà il sito ai clienti)
usa nel 70% dei casi il telefono
-il webmaster d'assalto usa i forum o le email perchè quello è il suo mondo. Conosce bene i metodi di comunicazione.

PARENTESI: avere 1000 clienti "webmaster da assalto" può essere un gran vantaggio.
Forum con molti post se ti comporti bene. MA ATTENZIONE...se ti comporti male è un CASINO!

Faccio un esempio pratico che non significa molto ma servire per capire meglio il ragionamento
1 sistemista ogni 15 server basta e avanza a meno che i server ogni giorno, ogni ora del giorno, sono incriccati e allora a quel punto ne
servono 5 per gestirli

1 persona alla contabilità fino a 4/5 mila fatture l'anno (molto soggettivo), (prima nota, contabilità)

1 persona al telefono per fare da filtro (prende le chiamate e le smista o prende la chiamta per aprire un ticket) almeno ogni 3000/4000
clienti (se i servizi sui server sono spesso down, è meglio aumentare le persone che fanno da filtro)

2 persone che si occupano di aiutare il cliente (supporto telefonico) ogni 2000/3000 clienti

1 che ti và a prendere le sigarette e ti lava la macchina.

I numeri indicati sono troppo soggettivi. Non esistono regole su cui fare i conti. A mio giudizio è possibile capire il numero delle persone
che servono solo nel momento in cui ti servono (meglio prenderle prima di modo che le valuti e le puoi formare).
Il numero come detto dipende da troppi fattori:
-supporto telefonico si-no e se si, che tipo di supporto? filtrato, non filtrato, apertura chiamata (consigliato) o parlare direttamente con
un tecnico
-numero di server e di clienti
-tipologia di servizio, di qualità
etc..

°°

Anni d'oro: potrei essere d'accordo.
In giro si sente dire: "nel 2000 era più semplice" e io aggiungo: "è un luogo comune".
Dire quest'ultima frase è realmente un luogo comuneu, a mio giudizio, e io stesso sono uno dei primi ad affermarlo, però se ci ragioniamo
bene non è del tutto vero.
Nel 2000 pochi sapevano cosa fosse un sito web, un server, un hosting, un dominio, un DOWN, uno SLA, un Uptime
Nel 2000 pochi usavano le carte di credito per pagare nel web visto che si aveva paura di questo famigerato metodo di comunicazione
Nel 2000 pochi avevano un sito web e i prezzi erano medio-alti
Nel 2000 i costi erano alti (il dollaro era a 2250 lire) e i domini non erano proprio economici come adesso
Nel 2000 comprare server dedicati in ITALIA era impossibile o quasi. Diventavi scemo a cercare un'azienda italiana paritetica a DIALTONE o
una ThePlanet(non si chiamava così) o un ATJEU (non sò neppure se 2 delle 3 esistono ancora.

Oggi non serve neppure sapere l'inglese visto che riesci a fare (quasi) in Italia ciò che facevamo noi e altri hoster in USA
Oggi è vero che vi è moltissima concorrenza ma vi è un erudizione di questo settore a livello di cliente molto molto più elevata di quel periodo
A mio giudizio quello che dovrebbe far rifletter è invece l'inversione di erudizione da parte del fornitore.
A quel tempo per lavorare, e io l'ho scritto nel "blog" (blog per modo di dire), o ti affidavi ad un sistemista o eri tu stesso un sistemista, se no andavi poco lontano. Si faceva ancora molto tramite linea di comando o tramite dei pannellini che erano un pericolo ambulante (io usavo serversecure della dialtone..cioè!).
Adesso chiunque, anche un bambino di 12 anni potrebbe gestire un server grazie a Cpanel o Plesk. Poi se ha problemi apre un ticket a qualcuno e pagando sistema il server. Ora non predente questa frase come una sottile critica alle new entry, ci manchrebbe però se andiamo a vedere, ciò che dico potrebbe essere reale.

Entrare nel mercato era più semplice a quei tempi, e una volta entrato, se eri un mediocro imprenditore come me, potevi andare avanti.
Adesso entrare è dura però vi è anche un mercato molto più vasto pertanto si deve essere capaci di trovare il proprio target e soprattutto il metodo per "colpire", "trovare", "contattare" quel target.

Io non sò se molti lo sanno, ma ci sono società che nel 2000/2001 era ben messe, avevano un nome importante e furono dei punti di riferimenti,
eppure son saltate.
Alcune prese per i capelli da altri, altre schiattate pur essendo società blasonate.
Vedi Stefano, anche questi ultimi riferimenti fanno capire che è un pò banale parlare di monenti d'oro.


Sostanzialmente, per non farti perdere ulteriore tempo con discorsi che capisco solo io, visto che sono tutti scollegati, la differenza sostanziale tra quel periodo (2000 / 2003) e questo periodo (2006-2008) è: differenza di investimento iniziale per arrivare ai medesimi risultati.
Se volete, privatamente, ditemi in 6 mesi dall'apertura quanti clienti avete avuto e quanto avete investito. Vi dirò se dal 2000 è cambiato qualcosa

Dal 2000 i forum di HOSTING son cambiati abbastanza. A quei tempi si litigava di più.
Io non litigavo. Mi ricordo un post dove difesi, sul forum di html.it, ARUBA.
Ricordo che scrissi qualcosa del genere: Aruba ha semplicemente preso il modello TIN.it e l'ha fatto proprio, abbinandoci il dominio.
Continuava a fare contratti di connessione internet (connessione gratis di Aruba, ricordate?) e in più ti dava a 40.000 lire il dominio, in pratica una TIN.it + dominio.
Loro sono stati i primi ad usare un prezzo così basso, anche se 40.000 Lire avevano più valore dei nostri schifosi 20 euro, e ad usare in Italia la parola Illimitato.
Oggi per arrivare ai loro livello a breve tempo è un pò dura, forse impossibile, ma il mercato è grande e se si è bravi, intraprendenti, si
può trovare il proprio mercato.
Non è detto che uno diventa importante, famoso, potente perchè ha migliaia e migliaia di clienti. Ognuno deve vedere cosa desidera dalla propria vita,
valutare la fattibilità dell'obiettivo in base ai mezzi che ha e procedere. L'obiettivo deve essere reale non irreale.
E' inutile porsi come obiettivo quello di diventare il presidente della FIAT se non sei un Agnelli.
E' invece realistico un obiettivo come quello di diventare presidente di un'azienda meritocratica.
Datemi 500.000 o 2000.0000 di euro e vedrete che dalla solita persone nascono due realtà aziendali completamente diverse

Adesso, a differenza del 2001, posso affermare che Aruba la ODIO con tutto il mio cuore!

Sorry!!! boring!!

Domanda interessante di Shazan

Posted by Cristiano Gatti

Se un'azienda è produttiva, per quale motivo dovrebbe rinunciare ai propri profitti futuri e vendere?

risposta su hostingtalk:
Non penso che io possa essere in grado di illuminare nessuno.
Ognuno ha le proprie idee, le proprie politiche commerciali, le proprie esigenze, i propri limiti, le proprie conoscenze del mercato, le proprie visioni a breve-medio-lungo termine, i propi obiettivi.

C'è "chi vende" e c'è "chi viene comprato". Penso che questa sia una distinzione importante. Il risultato è il medesimo però con situazioni di cessione ben diverse.

Normalmente chi vende è in una fase in cui è quasi costretto a vendere perchè se no se lo mangiano le banche. Dopo la vendita sarà appagato al 100% a livello mentale ma molte volte poco appagato a livello economico
Chi viene comprato, dopo la vendita, è appagato a livello economico ma non del tutto a livello mentale perchè sa cosa avrebbe potuto guadagnare nel lungo termine se le condizioni socio-economiche rimangono inavariate. Perchè nel lungo termine? perchè nel medio periodo è coperto abbondantemente dalla vendita.

Chi compra lo fà per giusti motivi perchè sà di guadagnare bene o abbastanza bene e sicuramente di non rimetterci
Chi compra normalmente è sempre una società che grazie alla propria struttura guadagna normalmente sempre più di quello che guadagnava il venditore, a meno che il compratore è quasi ai soliti livelli del venditore. In quest'ultimo caso la marginalità di guadgano si abbassa a causa della non completezza e potenzialità della struttura portante iniziale.

Leggendo un pò di storie son venuto a conoscenza di imprenditori di un certo livello che di mestiere fanno solo 1 cosa:
-creano aziende per farle crescere e al punto X cedono
e poi rincominciano da capo con un altra azienda e sempre al punto X ricedono.
Non ci volevo credere ma è così.

Ogni cessione aziendale, se non determinata da fattori negativi (indebitamento, non liquidità, e cose del genere), può essere determinata da fattori anche mentali, limiti imprenditoriali, saper capire che oltre a quel livello non si può andare per errori umani o no e per ambizione, volendo di più e meglio, riparti da zero, fattori legati al non appagamento lavorativo, fattori legati al PALAZZO DEI CINESI (non sò se conosci la storiella), fattori legati ad esigenze familiari, fattori legati agli obiettivi, etc..etc...
Penso che ognuno possa dire la Sua motivazione e forse su 10 aziende in UTILE che cedono ognuna avrà la sua versione.
Dire che se una ditta è in Utile e in aumento di fatturato è invendibile è abbastanza riduttivo, a mio banale e inesperto giudizio.

9net con HostingPlan penso abbia messo a segno un bel colpo.
Conosco abbastanza la ditta e sò che era ben messa ad ogni livello, soprattutto per il supporto e la tipologia medio-alta di clientela. Sicuramente non aveva il n. di clienti delle ultime 3 acquisizioni ma il n. di clienti, come dicesti tu se non sbaglio in un thread, conta fino ad un certo punto.

Vi sono società che con 1000 clienti guadagnano più di quelle ditte che hanno 10.000 clienti. Non per questo la ditta con 1000 clienti è inferiore alla ditta da 10.000 clienti. Scusa...ovvio che se hanno il solito prezzo medio di vendita quella da 10.000 clienti è molto superiore, parlo di solito mercato con politiche di prezzi completamente diverse.

C'è chi preferisce per propri motivi, arrivare a guadagnare 100.000 con 1000 clienti e c'è chi cerca di guadagnare, più difficile, 100.000 con 10.000 clienti
Il risultato del guadagano può essere quasi il medesimo ma il lavoro dietro è completamente diverso, come pure il rischio.
Sicuramente la grande azienda preferirà poi acquisire chi ha in quel momento 10.000 clienti se pur ha un guadagno, normalmente, inferiore
Mi scuso se semplifico molto e riduco un pò la spiegazione però dovrei occupare un bel pezzo di forum per comprovare ciò che ho scritto.

Primo post su un forum dopo ANNI! HostingTalk

Posted by Cristiano Gatti in

Questo è stato il mio primo , purtroppo per chi mi leggerà, post dopo molti anni su un forum
HostingTalk

Come creare un business con l' hosting

Posted by Cristiano Gatti

Il titolo forse è un pò troppo pesante, forse e poco umile, ma non sapevo che titolo dare.
Preciso che quanto sotto descritto non è una bibbia, non è legge, solo un mio pensiero su questo business.

Spero di far cosa gradita visto che Stefano me lo aveva chiesto qualche decennio fà:) ma per problemi (per fortuna) di lavoro non ho potuto far nulla.

Preciso che ho un bel problema di sintassi e ortografia pertanto se poteste non far commenti su tal cosa ve ne sarei grato.

In relazione a questa storiella vi sono due thread interessanti

http://www.hostingtalk.it/forum/showthread.php?t=5476

http://www.hostingtalk.it/forum/showthread.php?t=5254

Proviamo ad iniziare il thread:


Prima di tutto chi vuole intraprendere questo lavoro deve sapere che, come ogni lavoro imprenditoriale necessità di grandi sacrifici, di pazienza, di forte motivazione, di passione, di LEALTA' e disciplina!


1) decidere il mercato che vogliamo affrontare.

Come tutti sappiamo, vi sono mercati di hosting economico e più di alto livello. E' possibile anche affrontarli entrambe, sempre che sul sito si specifichino regole chiare per chi scegli uno e l'altro servizio.
Vendere tutti e due i servizi sul solito sito senza spiegare le differenze sostanziali può essere sbagliato

2) decidere il tempo massimo di ritorno del proprio investimento

  1. decidere quanto investire

  2. decidere se si vuol diventare un semplice rivenditore o un punto di riferimento per i rivenditori

  3. decidere se si vuole avere macchine proprie o se vogliamo affittarle da terzi, idem per la banda

  4. decidere se affidarsi a terzi per la registrazione dei domini .it o no

  5. decidere se fare pubblicità e quanto investire in pubblicità e dove (studio della concorrenza e del settore da colpire)

  6. decidere se seguire le regole deontologiche e il buon senso oppure iniziare a spammare mezzo mondo

  7. decidere come supportare i clienti una volta aperta l'azienda

  8. decidere gli orari di attività

  9. decidere quante ore massimo voglio dedicare a questo progetto

  10. decidere se al punto di rottura voglio essere uno schiavo di questo lavoro oppure avrò la forza di investire nell'azienda assumendo personale

  11. decidere se farmi affiancare da supporto in outsourcing o assumere qualcuno da subito o fare tutte e due le cose

  12. decidere se sono PRONTO ALL'AVVENTURA E ALLA LOTTA!



    Questo mercato può essere fatto investendo 5000 euro come pure investendone 50.000/100.000/200.000 etc.


    Pensare di affrontare il mercato assumendosi la responsabilità di dire sul sito: offriamo strutture con affidabilità di un certo livello, 10 dischi a macchina, supporto telefonico 24 ore su 24, etcc, con 5/10/15000 euro sarà un po' difficile,

    però fattibile se quel budget non lo guardo come investimento una tantum bensì come investimento dilazionato affidandomi al'affitto di server dedicati.


    Iniziamo a prendere qualche decisione:

    a) voglio server di mia proprietà oppure li affitto?

    Affittare i server significa pagare una quota mensile (nel caso si consiglia di affittarli all'estero per motivi di assistenza) che comprende server e banda. Affittare i server va benissimo fintanto che non si supera un certo numero di server (normalmente 10) per massimo 10 mesi.

    Vi sono dei punti di rottura dove conviene assolutamente acquistare i server e non affittarli, pertanto conviene trasferire i siti su server di proprietà e rack italiani.
    Il problema dell'affitto potrebbe essere solo questo, cioè il costo a lungo termine, però vi è un altro problema, quello dei costi accessori di supporto hardware e software.
    In pratica sidipende sempre da altri per installazioni di nuovo hardware, nuovi componenti, nuovi software, però vi è un vantaggio incredibile, cioè la velocità di attivazione server (parliamo degli USA non dell'Italia ovviamente)
    Per quanto riguarda l'immagine chi vende spazi su server di proprietà è visto di miglior occhio, ma per esperienza reale ciò non comporta molti clienti persi

    In Italia vi sono società che con qualche bella immagine e qualche frottola in qua e in là vende spazi su server altrui come se li avesse sotto casa

    b) Se decido di avere i server di proprietà dovrò ovviamente avere un rack o una porzione di rack, idem per la banda.


Qui nascono un po' di problematiche date dal fatto che in Italia i commerciali creano lentezza di offerte, creano un mercato poco chiaro, a differenza dell'estero dove vi sono pacchetti di vendita

chiari e limpidi.

Decidiamo se risparmiare o no.

Risparmiare significa avere una porzione di rack e non un'intero rack.

Meglio 1 o ½ o ¼?

Tra ½ e ¼ non vi è differenza a livello di sicurezza, sono poco sicuri entrambi. La differenza la fa il rack intero dove il mio server sarà solo soletto senza nessun vicino di casa poco simpatico, un po' come succede per i siti web...sito su server dedicato o in shared? Server in rack diviso con altri condomini o no?

Essere dentro un server con altre persone non è consigliabile (fiamme, mani, cavi) però nulla vieta

di iniziare con ¼ di rack. (fidatevi di ciò che dico)



Risparmiare significa avere 2 cavi di rete (internet e elettrica) che arrivano al rack o solo 1 cavo
Questo è un punto importante per il risparmio. 2 reti elettriche sono sicuramente più affidabili ma

costose di 1 però perchè non utilizzare al massimo la ridondanza?

Il solito discorso vale per la rete internet. E' inutile che io son collegato solo ad un cavo quando alle

spalle ho un datacenter che ha 3 router sulla rete a e 3 sulla rete b

Se la rete A cade del tutto, non per colpa del datacenter, io vado con la rete b, a meno che il

datacenter mi assicura (attenzione) che il mio cavo è collegato al mix di reti.


La base: ½ rack + 1 linea elettrica + 1 rete

La sicurezza: 1 rack + 2 reti di tutto



A questo punto posso risparmiare o no su cosa stà dietro al server e cioè lo switch e il firewall.
Si può iniziare, se si lavora in ambiente linux, anche senza firewall hardware (un linux ben

configurato è già un firewall), ma lo switch è d'obbligo.

A questo punto nasce il problema: ma ho due reti o una?

Se ho due reti prendo 2 switch, se ho una rete prendo 2 o 1 switch?

Ne prendo 1 ma se si rompe che succede? Devo accenderne un altro e collegare i fili...allora meglio

2 con un ponte per la ridondanza.



CAVOLI! DURA VERO?? decidere cosa fare non è semplice, dipende tutto dai soldi disponibili.




BENONE adesso passiamo ai server.

Compro server assemblati o server di marca? (nel caso consiglio DELL, mi son sempre trovato

bene)
Assemblati costano MOLTO meno e l'assistenza hardware è tutta a nostro carico

Server di marca l'assistenza si paga ma è a carico del venditore
Qualche esempio: se acquisto un server DELL posso arrivare a pagare anche 1000 euro (anche più per l'offerta non leggibile sul loro sito) in più un server per aver una garanzia di intervento onsite in pochissime ore.
Ne vale la pena? Dipende!:)

Qui posso decidere se con i soldi dell'assistenza mi compro un “muletto” da utilizzare nel caso di

casini e pertanto poter attendere quelle 12 ore di intervento sul server rotto, oppure decidere di

avvalermi dell'acquisizione del supporto hardware visto che in 4 ore voglio l'intervento sul ferro.



Alcuni scelgono il discorso MULETTO, altri scelgono le 4 ore, altri ancora scelgono qualcosa di più oneroso ancora, cioè per ogni servizio 2 servers, e in più, per essere sicuri al 100% dell'affidibilità dei servizi venduti, pagano l'assistenza onsite in 4 ore di modo che un servizio non è mai supportato da un solo server per più di 4 ore. Parlaimo di sfiga totale. Si rompe un server e entro 4 ore se ne rompe un altro, ma non è mai detto! Questo problema si ha più con i dischi in raid che con i server

esempio: tu hai un bel raid1 e assuramente, ci può stare, si rompono tutti e due i dischi. Oppure hai due in raid e uno spare. Si rompe un disco in raid, lo spare parte ma si rompe.



Deciso quanto su indicato devo decidere il tipo di server. Posso tranquillamente iniziare con un server di basso livello (cpu e ram) visto che non vi sono clienti, o medio-alto livello.
Possiamo scegliere il basso livello, inteso come poca potenza, però poi che ne faccio di questo

quando i clienti aumentano?

LA DOMANDA nasce in base alle frasi sotto riportate: meglio avere più servers poco potenti o

meno server più potenti?

Più server consumo elettricità e ultimamente i data center fanno pagare più la corrente elettrica che

la banda (in proporzione).

Posso permettermi di dire ai clienti che ho un quad core con 16000 di ram quando in realtà è un

server con 2 cuori, 2000 ram? Se chiedono un accesso ssh e lo scoprono?

Perciò a questo punto potrebbe valer la pena scegliere tra tre opzioni

    a) dire di aver un server piccolo ma che sarà popolato solo da 100 siti (per esempio)

    b)dire una castroneria sul sito e sperare in bene

c) acquistare un server decente e dire la verità sul sito



    DOMINI!!!
    qui è abbastanza semplice la decisione....per metà è semplice..eheheheh...

Il problema non si pone per i domini internazionali, bensì per i domini .it

Per i domini internazionali faccio come tutti, mi avvalgo di un account namecheap, onlinenic,

enom, tucows, resellerclub, godaddy, etccc, e il gioco è fatto. Unica decisione è quanto buttarci

dentro per avere uno sconto maggiore sui domini

Il problema è per i .it.

In Italia c'è un autorità esosa e a differenza dei registrar chiede subito un bell'investimento per far

parte di quella classe di elite che ha la possibilità di registrare i domini, di quella classe d'elite che

ha la sfortuna di dover ogni tanto combattere

col NIC per registrare un dominio.

Diventare mantainer costa precisamente 2500 euro +iva una tantum con 60 domini gratis da

consumarsi in un anno. BENONE! Alla faccia dell'inflazione, ai tempi della lira costava 2.000.000

circa di lire.

In pratica il NIC mi regala 294 euro di domini e si tiene 2206 euro per se, però..... sei mantainer!! ehhehehe
Mantainer significa autonomia nelle registrazioni, nei trasferimenti, nei cambi DNS, una bella autonomia, ma costa. Cosa fare? Dovrò mettere sulla bilancia i pro e i contro e tra i contro inserirò

il fatto di dover cercare un mantainer come fornitore, veloce nelle registrazioni e negli

aggiornamenti DNS, però c'è un problemone......e se un giorno avrò 300 domini? Che faccio? Mi

registro come mantainer? Si è fattibile, però dovrò gestire 300 lar, 300 moduli trasferimento

mantainer, cioè da panico!



Riassumiamo

soluzione sicura, a mio giudizio (MINIMA SPESA)>

1 rack intero + 100Mb di banda Circa 2300 euro +iva / mese (doppia linea elettrica)

mantainer 2500 una tantum

server doppio di qualità elevata con 4 ore assistenza, minimo 8000 euro una tantum

doppio switch sui 1400 euro

pannello di controllo da 350 a 1300 euro (cpanel o plesk)

studio fattibilità cluster in outsourcing: 5000 euro (minimo)


2300 euro/mese e 19.000 una tantum




Soluzione media (MINIMA SPESA)>

1/2 rack + 10Mb di banda linea non ridondata: 500 euro / mese

mantainer 2500 un atantum

server 1 di qualità sui 3000 euro

1 switch da 500 euro

pannello cpanel o plesk (da 350 a 1300 euro)

outsourcing sui 1000 euro

500 mese + 8000 euro una tantum



Soluzione BASE (MINIMA SPESA)>

1 server presso thePlanet decente 300 euro/mese

domini rivendi da altro mantainer= 0 euro

no switch, no rack, no

300 euro mese






SOLUZIONE BASE= concorrenziale al massimo. Guadagni da paura se prendi clienti. Puoi vendere a prezzi bassissimi e THEPLANET ti dà i server in 10 minuti
MA ATTENZIONE!!!! sarai sempre un rivenditore e non potrai mai garantire ciò che prometti sul sito


A questo punto aggiungerei qualche info di bilancio

Costi variabili annuali

-spese di incasso (carta, paypal, banca)

-domini it e tld stranieri (sperando che abbiate 30.000 euro al mese di domini da pagare )

-ulteriori server nel caso di aumento clienti

-parcella commercialista se aumentano le fatture

-linea (colocation) nel caso di aumento server

-telefono

Le prime 5 voci sono tutte positive nel caso siano sempre in aumento perchè significa "VENDERE"

Altra mia idea

>5 server DELL alta qualità per pararti il sedere. 2+2+1 + switch

>linea setup e prima rata per 1 rack

>script personalizzato gestione (puoi spendere anche 200 euro 1time, se non sbaglio ,con whmc)

>un pò di costi per il sitozzo

>commercialista (massimo quella cifra, abbondante per il setup della società)

>non è indicata la pubblicità (dai 4 ai 6 mila euro al mese??), la carta, le penne, un bel KVN per

controllo da remoto dei server (ci son da tutti i prezzi)


spese server € 15.000,00

linea setup € 5/600,00

Cavi, cavetti € 350,00

pannelli vari (cpanel-plesk) € 1.500,00

domini € 2.500,00

tel € 150,00

Consulenze varie € 4.000,00

Ufficio € 400/800,00

Mobili € 1.500,00 (IKEA)

FAX € 50,00

Dipendenti (setup consulente del lavoro ) € 300,00

Sito € 1.000,00

Script € 3.500,00

società € 3.500,00
Qui abbiamo i costi per iniziare con tranquillità. Si può spendere molto meno in server o anche molto di più. Mancano un po' di spese variabili e fisse di contorno ma da non sottovalutare


Adesso viene il bello..

>1 dipendente base (segretario) > 1800 euro al mese (13 o 14 mensilità dipendete se sei artigiano o

commerciante)

>1 dipendente sistemista decente > 2600 euro al mese (13 o 14 mensilità dipendete se sei artigiano

o commerciante)

>commercialista dai 70 ai 200 euro (dipende dal tipo di società e dalle fatture)

>telecom, alice, adsl, balle varie

>ufficio

>gomme da masticare o sigarette

>se non sono pratico di cpanel o plesk dovrò pagare almeno i primi mesi qualche persona

specializzata? i costi non sono alti. Si trova qualcosa dai 50 ai 70 euro al mese per server

>pubblicità da 1000 A 15000 EURO e ancor di più. Dipende dal target da colpire, dal rientro che

volete, dalla visibilità)

>imprevisti (corna in terra)

Adesso vedete quanto potete o volete spendere e decidete cosa fare.

Se volete sono disponibile per consulenze..oramai è il mio lavoro far fare hosting agli altri:)

www.soloserver.it

Cavolate Varie!

Posted by Cristiano Gatti

Mi spiace di esser sempre stato troppo scemotto! e
1) non aver fatto il culo a uno che ha copiato il sito, le faq (persino le immaginette), il modus operandi, il nome, i nomi dei piani hosting. Tutto e me lo è venuto persino a dire. Ho saputo del dominio copiato, me lo ricorderò sempre, il 6/9/2002, giorno in cui è nata Sara.
Pensandoci bene era da denuncia anche perchè mi scrissero dei clienti informandomi di aver saputo che era la solita azienda. Lasciamo perdere..COMUNQUE complimenti per il proseguio.
2) aver dato troppe informazioni al tipo del punto 1 e ad altro tipo che dopo averlo svezzato mi ha girato le spalle (questo mi stà più sulle palle dell'altro)
3) non aver mai registrato alcuni slogan o frasi tipiche che per mi han copiato:
Rilassati | Ritrova il tuo spazio | saremo il tuo partner non il tuo fornitore |Sentirsi tranquilli e assistiti ! Supporto 10 e lode | Un partner non un fornitore | Il tuo Partner | Nessun marketing o promesse.....solo FATTI | Noi abbiamo in mente solo una cosa, fare in modo che il nostro cliente rimanga tale per molto tempo. E' inutile aggiungere altro, non amiamo usare il ...
4) non denunciare tutti coloro che usavano le mie immagini.
Ha distanza di diversi anni ho beccato ancora chi le usa. Dalle immagini, alla t
abella, all'impostazione del piano (copia e incolla in front page sicuramente)
5) non aver salvato il forum che mi ha portato via tant
o cuore e lavoro. In esso era possibile capire il modo di lavorare, come si diventava amici tra clienti e fornitori e tra clienti stessi, bello! Eì come aver peso un album fotografico del primo compleanno di tuo figlio
6) come mi ha detto un importante u
omo di marketing, un errore è stato quello di non puntare molto sull'informazione, comunicando di esser stato il primo o uno dei primi ad utilizzare supporti come la chat, forum, ticket, 30gg sodd. o rimborsati, piano rivenditore libero, dominio incluso nel piano hosting


Immagini del FORUM. Non ricordo se fui il primo o il secondo in Italia (dopo Aruba).
So solo che a ottobre 2007 era il forum con più post se pur vi erano meno iscritti di altri forum.
Le iscrizioni non erano automatiche. Chi voleva si iscriveva.

Il mio moto, nato nel 2001(fine)

Il nostro successo dipende dalla Vostra soddisfazione!
la nostra soddisfazione dipende dal Vostro successo!
Nessun marketing o promesse.....solo FATTI!

Disponibile a chi lo voglia utilizzare, previa invio email


Due prove prese da webarchive



1 anno è passato...tiriamo le somme?

Posted by Cristiano Gatti in ,

Da Ortisei


Pomeriggio del 27/9 ero tornato a casa accompagnato da chi ha preso l'assegno insieme a me e dal commercialista.
Appena torno, parlo con Silvia la quale mi mette al corrente di ciò che era capitato durante il giorno (clienti, ordini, rinnovi, etcc)
Come un coglione, forse, mi metto al lavoro per sbrigare le ultime cose di mia competenza.

Solita cosa il giorno dopo e prego i signori acquirenti di informare i clienti dell'accaduto di modo che potessero aver un punto di riferimento da subito visto che qualcuno mi aveva detto che potevo "andare al mare" dal giorno dopo.

Fortunatamente è sabato pertanto vi sono 2gg di tempo per poter studiare la email e
segnalare i numeri di telefono.
bla bla bla..scusate ma sorvolo su questa storiella visto che mi fà incazzare ancora oggi.

Sabato pomeriggio parto per Ortisei
Da Ortisei

Un posto meraviglioso. Un albergo da favola....
10 giorni di SAUNE rilassanti contornato da DONNE e uomini nudi...blooo...

Il 4/10 un amico mi informa che nessuna comunicazione era stata fatta..eppure mi ero raccomandato di farla.
AZZ....ma c'è ancora la mia faccia, nel bene e nel male.....mandiamo email ai clienti informandoli che io non ero più l'amministratore e ringrazio per quegli anni di fiducia.
Alchè arriva una email un pò offensiva....Di seguito solo le prime 4 righe della risposta
Salve
rientro adesso da una sauna e la frase "giunta voce" mi agita abbastanza e richiede un ulteriore sauna visto che dalle mie parti "GIUNTA VOCE" significa: in sordina, sotterfugio, di nascosto
. VABBE! ANDIAMO AVANTI, godiamoci il riposo.

Passano i giorni, le vacanze, penso a cosa fare da grande, penso a come investire il money, penso a cosa avrei potuto fare durante il giorno.......e ad un certo punto mi ritrovo senza neppure essermene accorto, a metà ESTATE!

CAVOLI!
siamo già a metà estate.
Ovvio che nel frattempo ho cercato di studiare qualcosa di alternativo..ristoranti, agriturismi, bar, società di animazione (mia passione massima dopo l'informatica), immobili e altre cose.
Per quasi tutto il periodo invernale ho avuto un chiodo fisso che purtroppo non ho potuto assolvere....andare a vivere in quel paradiso lavorativo che puzza di cipolla....cioè LONDON
Da London

E' vero che ciò che luccica non è oro, però 3 settimane a Londra mi hanno fatto capire molto sul lavoro, sul rispetto, sull'educazione, sul business...Purtroppo la famiglia non si è voluto spostare perciò... NO LONDON...

Tornando all'estate, o meglio, metà estate, mi ributto sul progetto soloserver.it, progettino che mi ha aiutato a passare il tempo durante il fine inverno e la primavera, dandomi anche la possibilità di fare un viaggetto in Germania, al CEBIT.
Grazie a soloserver ricevo anche un offerta importante e interessantissima a febbraio da una società di Massa Carrara, che poi, per vari motivi, ho dovuto rifiutare.

Che dire...sapessi scrivere in ITALIANO avrei tanto da raccontare ma il mio mitico 4-- in italiano scritto, mi ferma l'estro e la sintassi.

Comunque, visto che è passato un anno, e nulla mi è venuto incontro, continuerò con soloserver sperando nella fortuna e in DIO.
Perchè tirar fuori solo "la fortuna" e "Dio"? e non i "collaboratori", gli "amici"?
perchè è un settore che mi ha un pò deluso e, lo posso dire, lasciato per strada!.

Se io penso al passato, tempi in cui fornivo favori gratuitamente a destra e a sinistra, oltre che al centro, spargevo lavoro da tutte le parti, aiutavo chiunque in ogni momento e con qualunque mezzo.....affermo con gran convinzione: GATTI SEI UN CAZZONE PATENTATO!
Perchè questo finale? perchè non ho ricevuto da nessuno neppure le micro briciole.
Non mi aspettavo assunzioni, o cose del genere, ma qualche cosa per aiutarmi a passare il tempo, a ripendere in mano il lavoro, a rientrare nel giro, a guadagnare qualche soldino, qualche link in quà e in là per pubblicizzare il mio soloserver.it.....NADA DE NADA!!!

NO PROBLEM... ho sempre fatto tutto da solo e continuerò a farlo, però la storia insegna e Gatti non offrirà più senza avere un tornaconto...Gatti coglione è moribondo....chiude a tutto e tutti...
Per ora qulche soldo per andare avanti c'è ancora...poi si vedrà....
Un ringraziamento anche allo STATO che mi ha fatto fuori 2 anni e più di mangiare con le sue tasse in Luglio .

Fanculo!