Manteiner affidabili e seri

Posted by Cristiano Gatti

Discussione HT

Ciao
Un consiglio, poi se pensi che il n. dei domini sia il punto di maggior riferimento per capire la qualità/stabilità/potenzialità di una ditta sai già cosa fare.

In diversi hanno spiegato come funziona quella classifica ed è "quasi" reale a grandissime linee. A grandissime linee perchè mancano
>domini .it (vi sono ditte che il 70% dei domini sono .it) >> causa di questo alcune ditte sono su valori minoritari su webhostig.info
>seguono il DNS pertanto se una ditta lavora molto con i rivenditori e assegna ai rivenditori dns personalizzati, abbiamo una ditta in posizione assolutamente "sfavorita" inoltre
vi sono aziende che per proprie politiche usano dns diversi (dns legati a domini diversi) e se non si iscrivono a webhosting.info segnalando la cosa, utile per accorpare i vari dns, avranno una posizione "sfavorita"

In base a quanto indicato vi potrebbero essere ditte da te non valutate perchè non raggiungono i primi 20 o 30 posti, oppure webhosting gli assegna un tot di domini Y pur avendo un numero di domini gestiti notevolmente più alto di qualcuno che è nella X posizione e pertanto più facilmente visibile e meno "sfavorito".

La tua scelta, tornando al consiglio, si dovrebbe basare su
1) struttura informativa del sito (ampiezza delle informazioni)
2) tipologia di supporto che fornisce (email? telefono? telefono 199? call center? ticket? forum? chat? Faq?)
3) per ogni tipo di supporto fornito quali sono i tempi di risposta? le risposte sono di tipo personalizzato, risolutive oppure sono risposte tipo "leggi qui e là e su e giù"
4) tempi di attesa telefono
5) UPTIME garantito da sito o da sla e in ogni caso quanto viene dichiarato?
99.5 -99.9 - 99.95 - 99 e esso riguarda la linea, il server o è un dato inserito a caso?
6) il sito ha una bella lista di siti (ovvio che non tutti possono inserire i clienti, dipende anche da settore commerciale in cui sono incanalati) oppure via email fatti dare qualche dominio e chiedi se puoi contattarli (anche se non ha molto senso perchè potrebbero essere clienti mirati)
7) se hanno un forum fai un bel giro sui post e leggi cosa dicono. Molte volte un forum è lo specchio dell'azienda. Vi sono forum di ditte di hosting da cui si riesce a parcepire l'aria di come lavora la ditta stessa, di come si trovano i clienti.
8) guarda l'anzianità dell'azienda e chiedi informazioni. L'anzianità non è un dato certo per valutare la serietà perchè la ditta nata 1 anno fà potrebbe lavorare molto meglio di quella nata 10 anni fà. Chi ti dice che quella azienda nata 1 anno fà è composta da persone che precedentemente lavoravano presso altre aziende del settore o erano soci di qualche altra ditta, etc..etc...l'anzianità è importante ma non basilare

Tornando all'inizio del thread, scusami ma a meno che tu stia chiamando un call center è facile sentire cose che possano far pensare che uno stia dentro la cameretta del figlio a lavorare (esagerando). Ti faccio due esempi
1) chiamato in questi giorni un grosso professionista della zona che conosco molto bene e sò che l'ufficio è immenso, 15 segretarie, etc..eppure ho sentito
-un bambimo piangere
-una banda che suonava
Il tipo ha l'ufficio in centro sopra alla piazza comunale e i vetri non sono doppi pertanto si sente di tutto e di più.
Personalmente qualche anno fà feci l'errore di prendere un ufficio in una palazzina dove i muri erano alti 1 dito e fra poco si sentivano anche rumori del WC.
Non puoi, a mio giudizio, basarti sui rumori di sottofondo per giudicare un azienda, come pure il n. dei domini. Vi sono ditte con 300, 500 domini che lavorano benissimo, ditte con 3000, 5000 domini che lavorano altrettanto bene, ma non perchè hanno meno domini di altri debbano essere rischiosi o non affidabili o MENO importanti a livello di mercato.
Eccoti un esempio esagerato> Ferrari vende meno auto della porsche
Ognuno sceglie la propria politica. C'è chi vuole arrivare a gestire un piccolo n. di domini e c'è chi vuole invece arrivare a gestire migliaia e migliaia di domini, politiche diverse, interessi diversi, management diverso, 740 non è detto che sia diverso
Chi sia più a rischio non si può dire, il mercato ci ha dato delle conferme eclattanti in questi anni dove aziende italiane e non, dichiarate infallibili hanno avuto dei gravi problemi.

Concludendo, scusa la lungaggine,
"ecco 2 ipotetici esempi:"
1) il titolare del dominio ha la facoltà di trasferirlo seguendo le linee guida delle policy. Nessuno può impedire un trasferimento a meno che vi siano casi particolari. I problemi eventualmente potresti averli per i domini non .it dove chi gestisce il dominio potrebbe non fornirti il codice di trasferimento, potrebbe bloccarti il trasferimento, potrebbe non inserire nell'admin una tua email. Queste possibilità sappi che ti possono capitare con la "piccola" come pure con la "grande" azienda.

2) per domini non .IT> sicuramente l'admin spiegando la situazione, non essendo solo lui cliente e pertanto il Registrar avrà varie notifiche di cambio, al Registrar, il Registrar gli andrà incontro "scavalcando" il rivenditore di domini
Per il .it non hai problemi, il dominio te lo sposti quando vuoi

Conclusione, visto che fondamentalmente le paure sembrano legate alla non trasferibilità causa "mela marcia", registrati un dominio .it almeno puoi cambiare mantainer quando lo desideri senza incotrar nessun tipo di problema però visto che hai 300 domini ti potrei consigliare soluzione definitiva e sicura al 100%
a) diventa mantainer (se hai molti domini .it, se no scegli un qualsiasi mantainer col prezzo e tempi di invio modulo accettabili)
b) scegli un bel Registrar di modo che sei autonomo
b) metti su un server dedicato almeno te li gestisci da solo senza pensare che la ditta possa chiudere


Ciao

Analisi segnalata da HT

Posted by Cristiano Gatti

Mia piccola analisi segnalata su hostingtalk da Stefano

di seguito il contenuto (in questo post inizio a aprire i bottoni)


Re: Want to be an Hosting Provider?
Ciao a tutti, spero di on farVi perdere tempo e scusate il mio aramaico italiano

Mi aggancio al post del server economico, giusto?
OVVIO che se ho 5.000.000 di euro a disposizione il discorso è molto diverso a livello di potenzialità di entrare nel mercato.

buttiamo giù due conti?

Apriamo l'attività pertanto una partita IVA e andiamo alla camera di commercio spiegando che vogliamo offrire servizi via internet. Cercare, eventualmente, la dicitura giusta spulciando qualche visura camerale in quà e in là, visto che vi basterebbe parlare di e-commerce che quella della CCIIAA vi direbbe che dovete avere una licenza!!!!...AHIME!
Lasciate perdere pertanto la parola e-commerce ma parlate di consulenza, assistenza hardware
Torniamo dal commercialista il quale consiglierà di tornare alla CCIIAA per avere la carta servizi (quella col chip per la firma digitale di modo che il commercialista può far tutto via web).... Fin qui i soldi che avete nel portafoglio possono bastare.
Abbiamo finito con gli spiccioli
Arriviamo alle cose più serie
1) sito web (??? ognuno può decidere che fare)
Costo da 0 a XXXX

2) script per whois, ordini e fatturazione.
In relazione a questo abbiamo varie possibilità.
-Affidarci ad un programmatore per uno script validissimo e personalizzato con qualche migliaio di euro, utile in seguito anche a far risparmiare tempo col commercialista pertanto diminuire di qualche decina di euro le spese mensili di commercialista
-affidarci a Modernbill o WHM o altri billing software, solo che hanno più o meno il solito problema, cioè lavorano con la giusta filosofia della fatturazione per cassa e non sull'intento (W l'Italia). In pratica questi software fatturano anche se non vi sono i soldini in cassa (problema soprattutto per i rinnovi) visto che all'estero lavorano sulla dichiarazione in base alle fatture pagate e non in base alle fatture. Potrebbe succedere che a fine anno avete fatto 200 fatture di cui non avete ricevuto il money ma su cui dovrete comunque pagare IVA e tasse a meno che perdiate tempo col fare delle note di credito.

-affidarci alla mano personale e buttar giù uno script gratuito.
Costo SCRIPT FATTURE DAI 300 euro a XXXXX

3) voglio vendere i domini .it e facciamo le cose fatte benino, pago 2500 euro al NIC (ai miei tempi si pagava 2.100.000 lire..assurdo) e divento mantainer. Se voglio risparmiare vendo i domini di altri mantainer (bruttino però)

4) Rvendo i domini di qualche registrar con un piccolo costo maggiore. Consigliabile namecheap o onlinenic ma soprattutto opensrs (qui vogliono una fee per il setup)

5) attiviamo una linea telefonica e adsl
???

6) Due mobiletti li voglio prendere? 1 bel pc? un fax? una targhetta? qualche raccoglitore?
Buttiamo giù 2000 euro per essere buoni

7) andiamo in banca e in posta e apriamo un c/c ditta (non si può usare il c/c personale). Qui si hanno spese mensili/annuali però becchiamoci la tassa governativa che ci aiuta a fare il ns lavoro (bei miei soldi). E' vero sono pochi i soldi gettati in tasse invisibili però intanto ci sono

8) dal prossimo anno ricordiamoci che abbiamo da pagare minimo 500 euro ogni 3 mesi per l'INPS

9) finalmente prendiamo il server.
Vogliamo un server su cui posizionare i primi 100 clienti e dopo di questi passiamo a qualcosa di più serio (bilanciato, cluster, doppi HD, mirror, belle ram)??? si potrebbe anche fare, nessuno lo vieta, è solo un rischio di chi vuol far impresa e di chi compra dalla nuova impresa.
Se sei fortunato e attento non avrai down, ma se sei sfigato e non sei molto attento rischi di mangiarti capra e cavoli e ricevere qualche insulto via filo o via email.
Da 500 euro (molto molto base) a 3500 euro per un server (un dell con Mirror e buone ram e doppio ual xeon)
+ uno switch se lo inserisci in housing (200 euro) + l'housing (1/4 di rack cercare i prezzi in giro)
Abbiamo adesso un server con banda. Server di proprietà di bassa garanzia da ammortizzare in 3 anni (500/36 o 3500/36 + 200/36)
Potrei anche prendere un server base da EV1 dove ho comunque qualche garanzia di hardware, backup, ma i costi sono sempre, se si vuol dormire almeno qualche ora al giorno, sui 190 euro al mese

10) pubblicità
Il costo è molto variabile in quanto potrei usare solo google (click) oppure pago qualche sito del settore tipo hostingtalk, html, etc.
Ci butterai minimo, minimo, minimo 2000 euro?

Arriviamo al discorso prezzo finale
Costo server / clienti che inserisci= X
Costo fattura e commercialista x cliente = Y
Costo orario personale= Z
Costo manutenzione evetuale / clienti per server= A
Costo INPS / 365 = costo giornaliero= B
27% (circa) di tasse= C
Pagamento paypal o carta credito % = D
spese varie annuali/ ipotetici clienti annuali= E
domini= 5,2 euro (mediam .com e it)
pubblicità= non la conteggiamo è un investimento a lungo termine
Mobilia, telefono, taccuini, etc...= alcuni sono in ammortamenti a lungo termine

a+b+c+d+e+dominio+x+y+z= Q

Q= ?? per low cost intendiamo 6 euro o 15 o 20 o 30?
Ci sarebbe da specificare cosa intendete anche per low cost, visto che a mio giudizio può essere un low cost sia i 300 mb a 6 euro come pure i 1000GB a 60 euro offerti in USA

Con un server low cost potrei anche inizialmente dare un buon servizio. Tutto stà non farsi prendere la mano.
Voglio provare ad avviare la ditta, investo in un server "scabeccio" prendendo coscienza che però a X clienti (pochissimi ovviamente) mi devo ASSOLUTAMENTE fermare e investire in server decenti e costruire la strutturina per pararsi il sedere da ogni eventuale problema.
Es: inizio, dopo X mesi ho finalmente i miei X clienti, cioè quel numero di clienti che avevo determinato all'inizio per prendere coscienza che questo è un lavoro SERIO e difficile, così metto su una bella strutturina. Non credo che sia stupido o sbagliato fare così.
Moltissimi han fatto così e dire che con un server low cost dò per forza un servizio low cost è a mio giudizio sbagliato, l'importante capire che devo mettermi dei paletti a priori per non sbagliare e gettar via soldi e sentirsi infamati

Adesso cosa ci sarebbe da fare? Un Business Plan oppure se sono abituato ai conti della serva, un bel excel "molto base" dove provo a mettere da una parte i costi mensili e dall'altra gli ipotetici fatturati moltiplicando il prezzo di vendita x gli ipotetici clienti mensili . Espando i conteggi a minimo 3 anni
Si noterà che il momento di rottura si avrà da metà del secondo anno, quando i rinnovi riusciranno a far vedere numeri abbastanza importanti per l'impresa grazie ai rinnovi sommati ai nuovi clienti . Attenzione!! al crescere dei clienti cresce il n. dei server (da tener conto nel conteggio excel) e possibilmente il n. dei dipendenti
Per un LOW cost si deve parlare di centinai e centinai di clienti al mese per poter vedere i guadagni. Io ho provato a buttar giù un excel (conteggi del panettiere per intenderci) e con 1500 clienti nuovi mese a 20 euro al mese si può iniziare a sperare in un guadagno. Sotto i 15 euro si inizia a patire, a meno che si mettano 3000 domini per server, non si assume nessuno, non faccio un pò di fatture (impossibile visto che è tutto dichiarato e tracciabile) per i primi due anni o lavoro senza guadagano (qui si intende per guadagano il personale tempo speso e non il guadagno di impresa)

Mio giudizio: ogni azienda può lavorare in qualsiasi fascia di prezzo si inserisca. Il mercato esiste. Esiste il mercato LOW LOW che il LOW che il non LOW. Importante buttar giù dei conti per sapere dove voglio andare e cosa voglio offrire e quanto voglio guadagnare.
Passione, Volontà, Assiduità, Costanza = mercato.
Sicuramente adesso è più difficile del 2000.
A quel tempo i costi di gestione erano molto maggiori di adesso (lasciamo ovviamente perdere il costo dei dipendenti che sono aumentati). A quel tempo i costi per telecom, server, dollaro, programmatori, webmaster, erano alle stelle, adesso questi hanno costi inferiori ma vi è maggior concorrenza. A quel tempo si era a rischio anche per un altro fatto....si era agli albori pertanto sbagliare voleva dire chiudere immediatamente (esempio troppi dipendenti perchè vi erano meno automatismi di adesso)
I pro e i contro vi sono sempre stati.


Purtroppo non posso portare la mia esperienza diretta visto che la mia ditta non trattava low cost, inoltre da qualche mese sono in pensione

Deflagrator, adesso capirà il mio post

Posted by Cristiano Gatti

Deflagator disse:
Se io voglio fare il fornaio, ma mi chiedo come si fa il pane, o vado a fare l'apprendista in un forno, e poi apro il mio, oppure compro il pane così com'è da un altro forno e lo rivendo semplicemente a prezzo maggiorato.

Mia risposta:
Ciao
scusami tanto Deflagrator ma non sarei del tutto in accordo con te.
Vi sono diverse aziende di hosting che hanno avuto successo nate da persone che non capivano molto del settore.
Che han fatto? hanno visto il tipo di business, hanno trovato persone qualificate, le han pagate per consulenze varie e hanno iniziato l'attività.
Non è detto che uno che vuol far hosting o il panettiere debba forzattamente essere un amministratore di sistema o un cervellone di hardware o un pannettiere o un cuoco o un consulente aziendale che capisce di conti...l'importante che abbia passione, volontà, determinazione.
Oggi inizio ad informarmi, studio il settore, studio come poter avviare al meglio l'attività, trovo persone competenti, e parto.
Ovvio che devo avere oltre a ciò che ho indicato sopra anche un pò di cervello e di buon senso utile per far lavorare al meglio l'azienda e soprattutto dedicare anima e corpo al lavoro apprenendo di tutto e di più da quei collaboratori che mi stanno aiutando a portare avanti il progetto.
Ora forse grg "esagera"nel richiedere informazioni analitiche, quelle informazioni che in diversi hanno appreso da professionisti del settore, però ha fatto una cosa lecitissima e giustissima...per capirci..!!se questo forum ci fosse stato qualche anno fà alcuni avrebbero anche risparmiato qualcosa nello startup!!
Hai però detto una cosa giustissima: è quasi inutile fare calcoli su calcoli, perchè o ci si crede o non si parte. Hai detto anche un'altra cosa giustissima "puoi spendere 10 come 100"
Forse chi vuole iniziare, sempre che ci creda al 100%, sempre che gli interessi investire in risorse umane a meno che ha validissime competenze, dovrebbe dire: io ho questo budget annuale (non basta avere i soldi per lo sturt-up), cosa ci posso fare?
Altra domanda che è da fare?: meglio un colocation o server dedicato?
Meglio mantainer da subito o no?
Meglio server in USA O Italia o Europa?
Che tipo di server?

Proviamo a rispondere:
Sicuramente il colocation è più interessante a lungo termine. Maggior guadagno (lungo termine) e maggior controllo sui server.
Il server dedicato è interessante se si han pochi soldi disponibili. Inizio con server dedicati per poi in futuro passare a colocation con propri server, propri firewall, propri switch. Per 1, 2 server meglio pensare ai dedicati

Mantainer da subito esprime al cliente una maggior solidità (obiettabile oviamente la cosa visti i trascorsi di alcune aziende) però è sicuramente più interessante visto che chi è mantainer ha la gestione diretta del dominio e pertanto maggior velocità di registrazione dominio.

Il tipo di server dipende dal servizio da offrire, da quanta tranquillità giornaliera e notturna si vuole avere, da quanto credo in questo lavoro.

USA? ITALIA? la collocazione geografica intacca i costi e il tipo di servizio. Personalmente preferei l'ITALIA a menoc he il marcato da toccare è anche quello straniero..


link

Grande GRG son con te!

Posted by Cristiano Gatti

Capito cosa vuoi dire...
Non è che son qui tanto per parlare, che mi frega..segue

La Banda Aperta!

Posted by Cristiano Gatti

Banda aperta: il totale dei server usava 10Mb di banda media, nessun problema.
Il totale dei server usava 30, nessun problema, usavano 50, no problem..e così via
Nessun limite preciso ai siti o ai server. Ho sempre ragionato a GB e mai a banda.
Se usavi 300 Gb pagavi di più di uno che usava 30Gb anche se eri sul solito server.
Forse per far capire dovrei scrivere : avevo banda illimitata, ma per mia deontologia non uso quella parola visto che di illimitato non c'è neppure l'infinito, pertanto preferisco la paorla APERTA.
Più banda usavo, più pagavo e di conseguenza i clienti (ragionando in traffico)
Per dirla chiara, se su un sito leggi:
traffico illimitato o traffico 500Gb ma poi la banda è bloccata sul sito o sul server a 512Kb, chi ci crede è uno sveglione!
Credo sia chiaro. Certo che se non faccio pagare il traffico aggiuntivo farò in modo e maniera, riuscendoci, che per superare il traffico incluso fai una gran bella fatica
Se un sito non crea problemi a livello di carico, perchè limitargli la banda? per poter continuare a dire che dai 500Gb al mese? Calciocatania arrivava a fare su un server condiviso 600Gb di traffico mensile, però dietro aveva un pool di gente che lavorava affinchè gli script non incidessero sul carico. C'era un gruppo di blogger, penso siano stati tra i primi a buttarsi di brutto sui blog, che generavano, su server condiviso, 800gb di traffico. Ogni volta che il carico aumentava, di comune accordo, si bloccava qualcosa per studiare la situazione e dopo l'intervento sugli script tornavano online aumentando le visite. Non sempre si ha la fortuna di lavorare con clienti che capiscono queste problematiche. Ho avuto esperienze, come sicuramente tutti Voi, di personaggi che con 10 persone sul forum o phpnuke o phpadsnews, caricavano il server a manetta e non c'era modo di fargli capire che il problema erano LORO non i server.

Stefano mi fà impazzire con le Domande:)

Posted by Cristiano Gatti

1) prima della vendita quante persone avevi come impiegati fissi e come distribuivi i ruoli? Sembra spesso un'attività in cui non serve avere N dipendenti nemmeno a certi livelli, è cosi?
2) Hai iniziato in un periodo tra parentesi "d'oro", nel senso che la concorrenza era sicuramente minore rispetto ad oggi e forse le vie per divenire hosting provider erano più "specifiche", insomma meno possibilità di oggi. Come ti han detto oggi si puo iniziare dal frazionabile o dal proprio rack in un dc nazionale, come varia poi il marketing e l'approccio ai possibili clienti per far capire che nelle quinte ci sono soluzioni diverse? (parlo sempre di shared)
3) Nel momento in cui hai iniziato ti sei posto un target specifico di clienti?


Ora inizio a scrivere due righe.
Il punto 1 ha bisogno di una puntualizzazione, prima delle risposte. Preferire affermare che sono stato acquistato, non ho venduto. Per me è diverso, scusami. Pensa che ho fatto una litigata esagerata con un direttore di una banca per questa frase perchè dalle mie parti se dici: ho venduto, significa: STAVO FALLENDO. Giuro! Tu pensa che quando al direttore presentai la richiesta di conteggi per la cessione, iniziò a sudare freddo perchè avevo un leasing sull'auto e incominciò a "svanverare" su fideussioni, cambiali..... SI STAVA caccando sotto. Da lì è nata la discussione perchè poi gettai in faccia a questo stordito la proposta ricevuto (l'ho messo per iscritto, che direttore avevano, anche alla direzione principale di quella banca) e ho chiuso i conti.
Vabbè...andiamo avanti tornando in tema rispondiamo

Ognuno deve avere il suo compito (io la pensavo così). Chi gestiva la contabilità faceva solo quello e al massimo doveva rispondere
al telefono per informazioni contabili e mai improvvisarsi come supporto hosting telefonico o email
Chi si occupava della gestione sicurezza e aggiornamento server, doveva fare quello senza perdere tempo con le email
Chi si occupava di gestione server poteva anche occuparsi di rispondere al telefono, alle email e a ticket.
Io facevo tutto. Ho pulito anche il cesso e non me ne vergogno!
Personalmente mi son trovato sempre meglio con risorse esterne che interne.

In relazione a: "non servono molti dipendenti", è un discorso relativo.
Dipende molto dal target di mercato, dal numero dei clienti, dalla qualità del servizio fornito (migliore è il servizio, meno
email-ticket-chiamate per disservizio), dai metodi di supporto fornito, da cosa è incluso nel supporto hosting.
Se una società non fornisce supporto telefonico, cosa considerabile come noiosa, stressante, lenta, impegnativa), potrà tranquillamente gestire il solito
numero di domini con la metà delle persone di una società di egual target, egual qualità servizio ma col supporto telefonico.
Perchè parlo di qualità servizio, perchè nel caso di down il telefono viene preso d'assalto molto più delle email e ticket, sempre che il
target sia quello dei webmaster.
Ecco che tocchiamo un altro fattore che incide molto sul supporto telefonico, cioè la tipologia del cliente.
Personalmente avevo una clientela molto aziendale e rivenditori di un certo livello. Avevo pochi "webmaster d'assalto" (non è un insulto..ok?).
In 3 tipologie di clienti si hanno concezioni diverse del metodo di supporto:
-il cliente azienda 90% dei casi chiama al telefono
-il rivenditore puro specializzato nel web usa nel 90% dei casi i ticket o email
-il rivenditore non affine al web (esempio uno studio grafico che per favore e non professione primaria fà il sito ai clienti)
usa nel 70% dei casi il telefono
-il webmaster d'assalto usa i forum o le email perchè quello è il suo mondo. Conosce bene i metodi di comunicazione.

PARENTESI: avere 1000 clienti "webmaster da assalto" può essere un gran vantaggio.
Forum con molti post se ti comporti bene. MA ATTENZIONE...se ti comporti male è un CASINO!

Faccio un esempio pratico che non significa molto ma servire per capire meglio il ragionamento
1 sistemista ogni 15 server basta e avanza a meno che i server ogni giorno, ogni ora del giorno, sono incriccati e allora a quel punto ne
servono 5 per gestirli

1 persona alla contabilità fino a 4/5 mila fatture l'anno (molto soggettivo), (prima nota, contabilità)

1 persona al telefono per fare da filtro (prende le chiamate e le smista o prende la chiamta per aprire un ticket) almeno ogni 3000/4000
clienti (se i servizi sui server sono spesso down, è meglio aumentare le persone che fanno da filtro)

2 persone che si occupano di aiutare il cliente (supporto telefonico) ogni 2000/3000 clienti

1 che ti và a prendere le sigarette e ti lava la macchina.

I numeri indicati sono troppo soggettivi. Non esistono regole su cui fare i conti. A mio giudizio è possibile capire il numero delle persone
che servono solo nel momento in cui ti servono (meglio prenderle prima di modo che le valuti e le puoi formare).
Il numero come detto dipende da troppi fattori:
-supporto telefonico si-no e se si, che tipo di supporto? filtrato, non filtrato, apertura chiamata (consigliato) o parlare direttamente con
un tecnico
-numero di server e di clienti
-tipologia di servizio, di qualità
etc..

°°

Anni d'oro: potrei essere d'accordo.
In giro si sente dire: "nel 2000 era più semplice" e io aggiungo: "è un luogo comune".
Dire quest'ultima frase è realmente un luogo comuneu, a mio giudizio, e io stesso sono uno dei primi ad affermarlo, però se ci ragioniamo
bene non è del tutto vero.
Nel 2000 pochi sapevano cosa fosse un sito web, un server, un hosting, un dominio, un DOWN, uno SLA, un Uptime
Nel 2000 pochi usavano le carte di credito per pagare nel web visto che si aveva paura di questo famigerato metodo di comunicazione
Nel 2000 pochi avevano un sito web e i prezzi erano medio-alti
Nel 2000 i costi erano alti (il dollaro era a 2250 lire) e i domini non erano proprio economici come adesso
Nel 2000 comprare server dedicati in ITALIA era impossibile o quasi. Diventavi scemo a cercare un'azienda italiana paritetica a DIALTONE o
una ThePlanet(non si chiamava così) o un ATJEU (non sò neppure se 2 delle 3 esistono ancora.

Oggi non serve neppure sapere l'inglese visto che riesci a fare (quasi) in Italia ciò che facevamo noi e altri hoster in USA
Oggi è vero che vi è moltissima concorrenza ma vi è un erudizione di questo settore a livello di cliente molto molto più elevata di quel periodo
A mio giudizio quello che dovrebbe far rifletter è invece l'inversione di erudizione da parte del fornitore.
A quel tempo per lavorare, e io l'ho scritto nel "blog" (blog per modo di dire), o ti affidavi ad un sistemista o eri tu stesso un sistemista, se no andavi poco lontano. Si faceva ancora molto tramite linea di comando o tramite dei pannellini che erano un pericolo ambulante (io usavo serversecure della dialtone..cioè!).
Adesso chiunque, anche un bambino di 12 anni potrebbe gestire un server grazie a Cpanel o Plesk. Poi se ha problemi apre un ticket a qualcuno e pagando sistema il server. Ora non predente questa frase come una sottile critica alle new entry, ci manchrebbe però se andiamo a vedere, ciò che dico potrebbe essere reale.

Entrare nel mercato era più semplice a quei tempi, e una volta entrato, se eri un mediocro imprenditore come me, potevi andare avanti.
Adesso entrare è dura però vi è anche un mercato molto più vasto pertanto si deve essere capaci di trovare il proprio target e soprattutto il metodo per "colpire", "trovare", "contattare" quel target.

Io non sò se molti lo sanno, ma ci sono società che nel 2000/2001 era ben messe, avevano un nome importante e furono dei punti di riferimenti,
eppure son saltate.
Alcune prese per i capelli da altri, altre schiattate pur essendo società blasonate.
Vedi Stefano, anche questi ultimi riferimenti fanno capire che è un pò banale parlare di monenti d'oro.


Sostanzialmente, per non farti perdere ulteriore tempo con discorsi che capisco solo io, visto che sono tutti scollegati, la differenza sostanziale tra quel periodo (2000 / 2003) e questo periodo (2006-2008) è: differenza di investimento iniziale per arrivare ai medesimi risultati.
Se volete, privatamente, ditemi in 6 mesi dall'apertura quanti clienti avete avuto e quanto avete investito. Vi dirò se dal 2000 è cambiato qualcosa

Dal 2000 i forum di HOSTING son cambiati abbastanza. A quei tempi si litigava di più.
Io non litigavo. Mi ricordo un post dove difesi, sul forum di html.it, ARUBA.
Ricordo che scrissi qualcosa del genere: Aruba ha semplicemente preso il modello TIN.it e l'ha fatto proprio, abbinandoci il dominio.
Continuava a fare contratti di connessione internet (connessione gratis di Aruba, ricordate?) e in più ti dava a 40.000 lire il dominio, in pratica una TIN.it + dominio.
Loro sono stati i primi ad usare un prezzo così basso, anche se 40.000 Lire avevano più valore dei nostri schifosi 20 euro, e ad usare in Italia la parola Illimitato.
Oggi per arrivare ai loro livello a breve tempo è un pò dura, forse impossibile, ma il mercato è grande e se si è bravi, intraprendenti, si
può trovare il proprio mercato.
Non è detto che uno diventa importante, famoso, potente perchè ha migliaia e migliaia di clienti. Ognuno deve vedere cosa desidera dalla propria vita,
valutare la fattibilità dell'obiettivo in base ai mezzi che ha e procedere. L'obiettivo deve essere reale non irreale.
E' inutile porsi come obiettivo quello di diventare il presidente della FIAT se non sei un Agnelli.
E' invece realistico un obiettivo come quello di diventare presidente di un'azienda meritocratica.
Datemi 500.000 o 2000.0000 di euro e vedrete che dalla solita persone nascono due realtà aziendali completamente diverse

Adesso, a differenza del 2001, posso affermare che Aruba la ODIO con tutto il mio cuore!

Sorry!!! boring!!

Domanda interessante di Shazan

Posted by Cristiano Gatti

Se un'azienda è produttiva, per quale motivo dovrebbe rinunciare ai propri profitti futuri e vendere?

risposta su hostingtalk:
Non penso che io possa essere in grado di illuminare nessuno.
Ognuno ha le proprie idee, le proprie politiche commerciali, le proprie esigenze, i propri limiti, le proprie conoscenze del mercato, le proprie visioni a breve-medio-lungo termine, i propi obiettivi.

C'è "chi vende" e c'è "chi viene comprato". Penso che questa sia una distinzione importante. Il risultato è il medesimo però con situazioni di cessione ben diverse.

Normalmente chi vende è in una fase in cui è quasi costretto a vendere perchè se no se lo mangiano le banche. Dopo la vendita sarà appagato al 100% a livello mentale ma molte volte poco appagato a livello economico
Chi viene comprato, dopo la vendita, è appagato a livello economico ma non del tutto a livello mentale perchè sa cosa avrebbe potuto guadagnare nel lungo termine se le condizioni socio-economiche rimangono inavariate. Perchè nel lungo termine? perchè nel medio periodo è coperto abbondantemente dalla vendita.

Chi compra lo fà per giusti motivi perchè sà di guadagnare bene o abbastanza bene e sicuramente di non rimetterci
Chi compra normalmente è sempre una società che grazie alla propria struttura guadagna normalmente sempre più di quello che guadagnava il venditore, a meno che il compratore è quasi ai soliti livelli del venditore. In quest'ultimo caso la marginalità di guadgano si abbassa a causa della non completezza e potenzialità della struttura portante iniziale.

Leggendo un pò di storie son venuto a conoscenza di imprenditori di un certo livello che di mestiere fanno solo 1 cosa:
-creano aziende per farle crescere e al punto X cedono
e poi rincominciano da capo con un altra azienda e sempre al punto X ricedono.
Non ci volevo credere ma è così.

Ogni cessione aziendale, se non determinata da fattori negativi (indebitamento, non liquidità, e cose del genere), può essere determinata da fattori anche mentali, limiti imprenditoriali, saper capire che oltre a quel livello non si può andare per errori umani o no e per ambizione, volendo di più e meglio, riparti da zero, fattori legati al non appagamento lavorativo, fattori legati al PALAZZO DEI CINESI (non sò se conosci la storiella), fattori legati ad esigenze familiari, fattori legati agli obiettivi, etc..etc...
Penso che ognuno possa dire la Sua motivazione e forse su 10 aziende in UTILE che cedono ognuna avrà la sua versione.
Dire che se una ditta è in Utile e in aumento di fatturato è invendibile è abbastanza riduttivo, a mio banale e inesperto giudizio.

9net con HostingPlan penso abbia messo a segno un bel colpo.
Conosco abbastanza la ditta e sò che era ben messa ad ogni livello, soprattutto per il supporto e la tipologia medio-alta di clientela. Sicuramente non aveva il n. di clienti delle ultime 3 acquisizioni ma il n. di clienti, come dicesti tu se non sbaglio in un thread, conta fino ad un certo punto.

Vi sono società che con 1000 clienti guadagnano più di quelle ditte che hanno 10.000 clienti. Non per questo la ditta con 1000 clienti è inferiore alla ditta da 10.000 clienti. Scusa...ovvio che se hanno il solito prezzo medio di vendita quella da 10.000 clienti è molto superiore, parlo di solito mercato con politiche di prezzi completamente diverse.

C'è chi preferisce per propri motivi, arrivare a guadagnare 100.000 con 1000 clienti e c'è chi cerca di guadagnare, più difficile, 100.000 con 10.000 clienti
Il risultato del guadagano può essere quasi il medesimo ma il lavoro dietro è completamente diverso, come pure il rischio.
Sicuramente la grande azienda preferirà poi acquisire chi ha in quel momento 10.000 clienti se pur ha un guadagno, normalmente, inferiore
Mi scuso se semplifico molto e riduco un pò la spiegazione però dovrei occupare un bel pezzo di forum per comprovare ciò che ho scritto.

Primo post su un forum dopo ANNI! HostingTalk

Posted by Cristiano Gatti in

Questo è stato il mio primo , purtroppo per chi mi leggerà, post dopo molti anni su un forum
HostingTalk

Come creare un business con l' hosting

Posted by Cristiano Gatti

Il titolo forse è un pò troppo pesante, forse e poco umile, ma non sapevo che titolo dare.
Preciso che quanto sotto descritto non è una bibbia, non è legge, solo un mio pensiero su questo business.

Spero di far cosa gradita visto che Stefano me lo aveva chiesto qualche decennio fà:) ma per problemi (per fortuna) di lavoro non ho potuto far nulla.

Preciso che ho un bel problema di sintassi e ortografia pertanto se poteste non far commenti su tal cosa ve ne sarei grato.

In relazione a questa storiella vi sono due thread interessanti

http://www.hostingtalk.it/forum/showthread.php?t=5476

http://www.hostingtalk.it/forum/showthread.php?t=5254

Proviamo ad iniziare il thread:


Prima di tutto chi vuole intraprendere questo lavoro deve sapere che, come ogni lavoro imprenditoriale necessità di grandi sacrifici, di pazienza, di forte motivazione, di passione, di LEALTA' e disciplina!


1) decidere il mercato che vogliamo affrontare.

Come tutti sappiamo, vi sono mercati di hosting economico e più di alto livello. E' possibile anche affrontarli entrambe, sempre che sul sito si specifichino regole chiare per chi scegli uno e l'altro servizio.
Vendere tutti e due i servizi sul solito sito senza spiegare le differenze sostanziali può essere sbagliato

2) decidere il tempo massimo di ritorno del proprio investimento

  1. decidere quanto investire

  2. decidere se si vuol diventare un semplice rivenditore o un punto di riferimento per i rivenditori

  3. decidere se si vuole avere macchine proprie o se vogliamo affittarle da terzi, idem per la banda

  4. decidere se affidarsi a terzi per la registrazione dei domini .it o no

  5. decidere se fare pubblicità e quanto investire in pubblicità e dove (studio della concorrenza e del settore da colpire)

  6. decidere se seguire le regole deontologiche e il buon senso oppure iniziare a spammare mezzo mondo

  7. decidere come supportare i clienti una volta aperta l'azienda

  8. decidere gli orari di attività

  9. decidere quante ore massimo voglio dedicare a questo progetto

  10. decidere se al punto di rottura voglio essere uno schiavo di questo lavoro oppure avrò la forza di investire nell'azienda assumendo personale

  11. decidere se farmi affiancare da supporto in outsourcing o assumere qualcuno da subito o fare tutte e due le cose

  12. decidere se sono PRONTO ALL'AVVENTURA E ALLA LOTTA!



    Questo mercato può essere fatto investendo 5000 euro come pure investendone 50.000/100.000/200.000 etc.


    Pensare di affrontare il mercato assumendosi la responsabilità di dire sul sito: offriamo strutture con affidabilità di un certo livello, 10 dischi a macchina, supporto telefonico 24 ore su 24, etcc, con 5/10/15000 euro sarà un po' difficile,

    però fattibile se quel budget non lo guardo come investimento una tantum bensì come investimento dilazionato affidandomi al'affitto di server dedicati.


    Iniziamo a prendere qualche decisione:

    a) voglio server di mia proprietà oppure li affitto?

    Affittare i server significa pagare una quota mensile (nel caso si consiglia di affittarli all'estero per motivi di assistenza) che comprende server e banda. Affittare i server va benissimo fintanto che non si supera un certo numero di server (normalmente 10) per massimo 10 mesi.

    Vi sono dei punti di rottura dove conviene assolutamente acquistare i server e non affittarli, pertanto conviene trasferire i siti su server di proprietà e rack italiani.
    Il problema dell'affitto potrebbe essere solo questo, cioè il costo a lungo termine, però vi è un altro problema, quello dei costi accessori di supporto hardware e software.
    In pratica sidipende sempre da altri per installazioni di nuovo hardware, nuovi componenti, nuovi software, però vi è un vantaggio incredibile, cioè la velocità di attivazione server (parliamo degli USA non dell'Italia ovviamente)
    Per quanto riguarda l'immagine chi vende spazi su server di proprietà è visto di miglior occhio, ma per esperienza reale ciò non comporta molti clienti persi

    In Italia vi sono società che con qualche bella immagine e qualche frottola in qua e in là vende spazi su server altrui come se li avesse sotto casa

    b) Se decido di avere i server di proprietà dovrò ovviamente avere un rack o una porzione di rack, idem per la banda.


Qui nascono un po' di problematiche date dal fatto che in Italia i commerciali creano lentezza di offerte, creano un mercato poco chiaro, a differenza dell'estero dove vi sono pacchetti di vendita

chiari e limpidi.

Decidiamo se risparmiare o no.

Risparmiare significa avere una porzione di rack e non un'intero rack.

Meglio 1 o ½ o ¼?

Tra ½ e ¼ non vi è differenza a livello di sicurezza, sono poco sicuri entrambi. La differenza la fa il rack intero dove il mio server sarà solo soletto senza nessun vicino di casa poco simpatico, un po' come succede per i siti web...sito su server dedicato o in shared? Server in rack diviso con altri condomini o no?

Essere dentro un server con altre persone non è consigliabile (fiamme, mani, cavi) però nulla vieta

di iniziare con ¼ di rack. (fidatevi di ciò che dico)



Risparmiare significa avere 2 cavi di rete (internet e elettrica) che arrivano al rack o solo 1 cavo
Questo è un punto importante per il risparmio. 2 reti elettriche sono sicuramente più affidabili ma

costose di 1 però perchè non utilizzare al massimo la ridondanza?

Il solito discorso vale per la rete internet. E' inutile che io son collegato solo ad un cavo quando alle

spalle ho un datacenter che ha 3 router sulla rete a e 3 sulla rete b

Se la rete A cade del tutto, non per colpa del datacenter, io vado con la rete b, a meno che il

datacenter mi assicura (attenzione) che il mio cavo è collegato al mix di reti.


La base: ½ rack + 1 linea elettrica + 1 rete

La sicurezza: 1 rack + 2 reti di tutto



A questo punto posso risparmiare o no su cosa stà dietro al server e cioè lo switch e il firewall.
Si può iniziare, se si lavora in ambiente linux, anche senza firewall hardware (un linux ben

configurato è già un firewall), ma lo switch è d'obbligo.

A questo punto nasce il problema: ma ho due reti o una?

Se ho due reti prendo 2 switch, se ho una rete prendo 2 o 1 switch?

Ne prendo 1 ma se si rompe che succede? Devo accenderne un altro e collegare i fili...allora meglio

2 con un ponte per la ridondanza.



CAVOLI! DURA VERO?? decidere cosa fare non è semplice, dipende tutto dai soldi disponibili.




BENONE adesso passiamo ai server.

Compro server assemblati o server di marca? (nel caso consiglio DELL, mi son sempre trovato

bene)
Assemblati costano MOLTO meno e l'assistenza hardware è tutta a nostro carico

Server di marca l'assistenza si paga ma è a carico del venditore
Qualche esempio: se acquisto un server DELL posso arrivare a pagare anche 1000 euro (anche più per l'offerta non leggibile sul loro sito) in più un server per aver una garanzia di intervento onsite in pochissime ore.
Ne vale la pena? Dipende!:)

Qui posso decidere se con i soldi dell'assistenza mi compro un “muletto” da utilizzare nel caso di

casini e pertanto poter attendere quelle 12 ore di intervento sul server rotto, oppure decidere di

avvalermi dell'acquisizione del supporto hardware visto che in 4 ore voglio l'intervento sul ferro.



Alcuni scelgono il discorso MULETTO, altri scelgono le 4 ore, altri ancora scelgono qualcosa di più oneroso ancora, cioè per ogni servizio 2 servers, e in più, per essere sicuri al 100% dell'affidibilità dei servizi venduti, pagano l'assistenza onsite in 4 ore di modo che un servizio non è mai supportato da un solo server per più di 4 ore. Parlaimo di sfiga totale. Si rompe un server e entro 4 ore se ne rompe un altro, ma non è mai detto! Questo problema si ha più con i dischi in raid che con i server

esempio: tu hai un bel raid1 e assuramente, ci può stare, si rompono tutti e due i dischi. Oppure hai due in raid e uno spare. Si rompe un disco in raid, lo spare parte ma si rompe.



Deciso quanto su indicato devo decidere il tipo di server. Posso tranquillamente iniziare con un server di basso livello (cpu e ram) visto che non vi sono clienti, o medio-alto livello.
Possiamo scegliere il basso livello, inteso come poca potenza, però poi che ne faccio di questo

quando i clienti aumentano?

LA DOMANDA nasce in base alle frasi sotto riportate: meglio avere più servers poco potenti o

meno server più potenti?

Più server consumo elettricità e ultimamente i data center fanno pagare più la corrente elettrica che

la banda (in proporzione).

Posso permettermi di dire ai clienti che ho un quad core con 16000 di ram quando in realtà è un

server con 2 cuori, 2000 ram? Se chiedono un accesso ssh e lo scoprono?

Perciò a questo punto potrebbe valer la pena scegliere tra tre opzioni

    a) dire di aver un server piccolo ma che sarà popolato solo da 100 siti (per esempio)

    b)dire una castroneria sul sito e sperare in bene

c) acquistare un server decente e dire la verità sul sito



    DOMINI!!!
    qui è abbastanza semplice la decisione....per metà è semplice..eheheheh...

Il problema non si pone per i domini internazionali, bensì per i domini .it

Per i domini internazionali faccio come tutti, mi avvalgo di un account namecheap, onlinenic,

enom, tucows, resellerclub, godaddy, etccc, e il gioco è fatto. Unica decisione è quanto buttarci

dentro per avere uno sconto maggiore sui domini

Il problema è per i .it.

In Italia c'è un autorità esosa e a differenza dei registrar chiede subito un bell'investimento per far

parte di quella classe di elite che ha la possibilità di registrare i domini, di quella classe d'elite che

ha la sfortuna di dover ogni tanto combattere

col NIC per registrare un dominio.

Diventare mantainer costa precisamente 2500 euro +iva una tantum con 60 domini gratis da

consumarsi in un anno. BENONE! Alla faccia dell'inflazione, ai tempi della lira costava 2.000.000

circa di lire.

In pratica il NIC mi regala 294 euro di domini e si tiene 2206 euro per se, però..... sei mantainer!! ehhehehe
Mantainer significa autonomia nelle registrazioni, nei trasferimenti, nei cambi DNS, una bella autonomia, ma costa. Cosa fare? Dovrò mettere sulla bilancia i pro e i contro e tra i contro inserirò

il fatto di dover cercare un mantainer come fornitore, veloce nelle registrazioni e negli

aggiornamenti DNS, però c'è un problemone......e se un giorno avrò 300 domini? Che faccio? Mi

registro come mantainer? Si è fattibile, però dovrò gestire 300 lar, 300 moduli trasferimento

mantainer, cioè da panico!



Riassumiamo

soluzione sicura, a mio giudizio (MINIMA SPESA)>

1 rack intero + 100Mb di banda Circa 2300 euro +iva / mese (doppia linea elettrica)

mantainer 2500 una tantum

server doppio di qualità elevata con 4 ore assistenza, minimo 8000 euro una tantum

doppio switch sui 1400 euro

pannello di controllo da 350 a 1300 euro (cpanel o plesk)

studio fattibilità cluster in outsourcing: 5000 euro (minimo)


2300 euro/mese e 19.000 una tantum




Soluzione media (MINIMA SPESA)>

1/2 rack + 10Mb di banda linea non ridondata: 500 euro / mese

mantainer 2500 un atantum

server 1 di qualità sui 3000 euro

1 switch da 500 euro

pannello cpanel o plesk (da 350 a 1300 euro)

outsourcing sui 1000 euro

500 mese + 8000 euro una tantum



Soluzione BASE (MINIMA SPESA)>

1 server presso thePlanet decente 300 euro/mese

domini rivendi da altro mantainer= 0 euro

no switch, no rack, no

300 euro mese






SOLUZIONE BASE= concorrenziale al massimo. Guadagni da paura se prendi clienti. Puoi vendere a prezzi bassissimi e THEPLANET ti dà i server in 10 minuti
MA ATTENZIONE!!!! sarai sempre un rivenditore e non potrai mai garantire ciò che prometti sul sito


A questo punto aggiungerei qualche info di bilancio

Costi variabili annuali

-spese di incasso (carta, paypal, banca)

-domini it e tld stranieri (sperando che abbiate 30.000 euro al mese di domini da pagare )

-ulteriori server nel caso di aumento clienti

-parcella commercialista se aumentano le fatture

-linea (colocation) nel caso di aumento server

-telefono

Le prime 5 voci sono tutte positive nel caso siano sempre in aumento perchè significa "VENDERE"

Altra mia idea

>5 server DELL alta qualità per pararti il sedere. 2+2+1 + switch

>linea setup e prima rata per 1 rack

>script personalizzato gestione (puoi spendere anche 200 euro 1time, se non sbaglio ,con whmc)

>un pò di costi per il sitozzo

>commercialista (massimo quella cifra, abbondante per il setup della società)

>non è indicata la pubblicità (dai 4 ai 6 mila euro al mese??), la carta, le penne, un bel KVN per

controllo da remoto dei server (ci son da tutti i prezzi)


spese server € 15.000,00

linea setup € 5/600,00

Cavi, cavetti € 350,00

pannelli vari (cpanel-plesk) € 1.500,00

domini € 2.500,00

tel € 150,00

Consulenze varie € 4.000,00

Ufficio € 400/800,00

Mobili € 1.500,00 (IKEA)

FAX € 50,00

Dipendenti (setup consulente del lavoro ) € 300,00

Sito € 1.000,00

Script € 3.500,00

società € 3.500,00
Qui abbiamo i costi per iniziare con tranquillità. Si può spendere molto meno in server o anche molto di più. Mancano un po' di spese variabili e fisse di contorno ma da non sottovalutare


Adesso viene il bello..

>1 dipendente base (segretario) > 1800 euro al mese (13 o 14 mensilità dipendete se sei artigiano o

commerciante)

>1 dipendente sistemista decente > 2600 euro al mese (13 o 14 mensilità dipendete se sei artigiano

o commerciante)

>commercialista dai 70 ai 200 euro (dipende dal tipo di società e dalle fatture)

>telecom, alice, adsl, balle varie

>ufficio

>gomme da masticare o sigarette

>se non sono pratico di cpanel o plesk dovrò pagare almeno i primi mesi qualche persona

specializzata? i costi non sono alti. Si trova qualcosa dai 50 ai 70 euro al mese per server

>pubblicità da 1000 A 15000 EURO e ancor di più. Dipende dal target da colpire, dal rientro che

volete, dalla visibilità)

>imprevisti (corna in terra)

Adesso vedete quanto potete o volete spendere e decidete cosa fare.

Se volete sono disponibile per consulenze..oramai è il mio lavoro far fare hosting agli altri:)

www.soloserver.it