Come creare un business con l' hosting

Posted by Cristiano Gatti

Il titolo forse è un pò troppo pesante, forse e poco umile, ma non sapevo che titolo dare.
Preciso che quanto sotto descritto non è una bibbia, non è legge, solo un mio pensiero su questo business.

Spero di far cosa gradita visto che Stefano me lo aveva chiesto qualche decennio fà:) ma per problemi (per fortuna) di lavoro non ho potuto far nulla.

Preciso che ho un bel problema di sintassi e ortografia pertanto se poteste non far commenti su tal cosa ve ne sarei grato.

In relazione a questa storiella vi sono due thread interessanti

http://www.hostingtalk.it/forum/showthread.php?t=5476

http://www.hostingtalk.it/forum/showthread.php?t=5254

Proviamo ad iniziare il thread:


Prima di tutto chi vuole intraprendere questo lavoro deve sapere che, come ogni lavoro imprenditoriale necessità di grandi sacrifici, di pazienza, di forte motivazione, di passione, di LEALTA' e disciplina!


1) decidere il mercato che vogliamo affrontare.

Come tutti sappiamo, vi sono mercati di hosting economico e più di alto livello. E' possibile anche affrontarli entrambe, sempre che sul sito si specifichino regole chiare per chi scegli uno e l'altro servizio.
Vendere tutti e due i servizi sul solito sito senza spiegare le differenze sostanziali può essere sbagliato

2) decidere il tempo massimo di ritorno del proprio investimento

  1. decidere quanto investire

  2. decidere se si vuol diventare un semplice rivenditore o un punto di riferimento per i rivenditori

  3. decidere se si vuole avere macchine proprie o se vogliamo affittarle da terzi, idem per la banda

  4. decidere se affidarsi a terzi per la registrazione dei domini .it o no

  5. decidere se fare pubblicità e quanto investire in pubblicità e dove (studio della concorrenza e del settore da colpire)

  6. decidere se seguire le regole deontologiche e il buon senso oppure iniziare a spammare mezzo mondo

  7. decidere come supportare i clienti una volta aperta l'azienda

  8. decidere gli orari di attività

  9. decidere quante ore massimo voglio dedicare a questo progetto

  10. decidere se al punto di rottura voglio essere uno schiavo di questo lavoro oppure avrò la forza di investire nell'azienda assumendo personale

  11. decidere se farmi affiancare da supporto in outsourcing o assumere qualcuno da subito o fare tutte e due le cose

  12. decidere se sono PRONTO ALL'AVVENTURA E ALLA LOTTA!



    Questo mercato può essere fatto investendo 5000 euro come pure investendone 50.000/100.000/200.000 etc.


    Pensare di affrontare il mercato assumendosi la responsabilità di dire sul sito: offriamo strutture con affidabilità di un certo livello, 10 dischi a macchina, supporto telefonico 24 ore su 24, etcc, con 5/10/15000 euro sarà un po' difficile,

    però fattibile se quel budget non lo guardo come investimento una tantum bensì come investimento dilazionato affidandomi al'affitto di server dedicati.


    Iniziamo a prendere qualche decisione:

    a) voglio server di mia proprietà oppure li affitto?

    Affittare i server significa pagare una quota mensile (nel caso si consiglia di affittarli all'estero per motivi di assistenza) che comprende server e banda. Affittare i server va benissimo fintanto che non si supera un certo numero di server (normalmente 10) per massimo 10 mesi.

    Vi sono dei punti di rottura dove conviene assolutamente acquistare i server e non affittarli, pertanto conviene trasferire i siti su server di proprietà e rack italiani.
    Il problema dell'affitto potrebbe essere solo questo, cioè il costo a lungo termine, però vi è un altro problema, quello dei costi accessori di supporto hardware e software.
    In pratica sidipende sempre da altri per installazioni di nuovo hardware, nuovi componenti, nuovi software, però vi è un vantaggio incredibile, cioè la velocità di attivazione server (parliamo degli USA non dell'Italia ovviamente)
    Per quanto riguarda l'immagine chi vende spazi su server di proprietà è visto di miglior occhio, ma per esperienza reale ciò non comporta molti clienti persi

    In Italia vi sono società che con qualche bella immagine e qualche frottola in qua e in là vende spazi su server altrui come se li avesse sotto casa

    b) Se decido di avere i server di proprietà dovrò ovviamente avere un rack o una porzione di rack, idem per la banda.


Qui nascono un po' di problematiche date dal fatto che in Italia i commerciali creano lentezza di offerte, creano un mercato poco chiaro, a differenza dell'estero dove vi sono pacchetti di vendita

chiari e limpidi.

Decidiamo se risparmiare o no.

Risparmiare significa avere una porzione di rack e non un'intero rack.

Meglio 1 o ½ o ¼?

Tra ½ e ¼ non vi è differenza a livello di sicurezza, sono poco sicuri entrambi. La differenza la fa il rack intero dove il mio server sarà solo soletto senza nessun vicino di casa poco simpatico, un po' come succede per i siti web...sito su server dedicato o in shared? Server in rack diviso con altri condomini o no?

Essere dentro un server con altre persone non è consigliabile (fiamme, mani, cavi) però nulla vieta

di iniziare con ¼ di rack. (fidatevi di ciò che dico)



Risparmiare significa avere 2 cavi di rete (internet e elettrica) che arrivano al rack o solo 1 cavo
Questo è un punto importante per il risparmio. 2 reti elettriche sono sicuramente più affidabili ma

costose di 1 però perchè non utilizzare al massimo la ridondanza?

Il solito discorso vale per la rete internet. E' inutile che io son collegato solo ad un cavo quando alle

spalle ho un datacenter che ha 3 router sulla rete a e 3 sulla rete b

Se la rete A cade del tutto, non per colpa del datacenter, io vado con la rete b, a meno che il

datacenter mi assicura (attenzione) che il mio cavo è collegato al mix di reti.


La base: ½ rack + 1 linea elettrica + 1 rete

La sicurezza: 1 rack + 2 reti di tutto



A questo punto posso risparmiare o no su cosa stà dietro al server e cioè lo switch e il firewall.
Si può iniziare, se si lavora in ambiente linux, anche senza firewall hardware (un linux ben

configurato è già un firewall), ma lo switch è d'obbligo.

A questo punto nasce il problema: ma ho due reti o una?

Se ho due reti prendo 2 switch, se ho una rete prendo 2 o 1 switch?

Ne prendo 1 ma se si rompe che succede? Devo accenderne un altro e collegare i fili...allora meglio

2 con un ponte per la ridondanza.



CAVOLI! DURA VERO?? decidere cosa fare non è semplice, dipende tutto dai soldi disponibili.




BENONE adesso passiamo ai server.

Compro server assemblati o server di marca? (nel caso consiglio DELL, mi son sempre trovato

bene)
Assemblati costano MOLTO meno e l'assistenza hardware è tutta a nostro carico

Server di marca l'assistenza si paga ma è a carico del venditore
Qualche esempio: se acquisto un server DELL posso arrivare a pagare anche 1000 euro (anche più per l'offerta non leggibile sul loro sito) in più un server per aver una garanzia di intervento onsite in pochissime ore.
Ne vale la pena? Dipende!:)

Qui posso decidere se con i soldi dell'assistenza mi compro un “muletto” da utilizzare nel caso di

casini e pertanto poter attendere quelle 12 ore di intervento sul server rotto, oppure decidere di

avvalermi dell'acquisizione del supporto hardware visto che in 4 ore voglio l'intervento sul ferro.



Alcuni scelgono il discorso MULETTO, altri scelgono le 4 ore, altri ancora scelgono qualcosa di più oneroso ancora, cioè per ogni servizio 2 servers, e in più, per essere sicuri al 100% dell'affidibilità dei servizi venduti, pagano l'assistenza onsite in 4 ore di modo che un servizio non è mai supportato da un solo server per più di 4 ore. Parlaimo di sfiga totale. Si rompe un server e entro 4 ore se ne rompe un altro, ma non è mai detto! Questo problema si ha più con i dischi in raid che con i server

esempio: tu hai un bel raid1 e assuramente, ci può stare, si rompono tutti e due i dischi. Oppure hai due in raid e uno spare. Si rompe un disco in raid, lo spare parte ma si rompe.



Deciso quanto su indicato devo decidere il tipo di server. Posso tranquillamente iniziare con un server di basso livello (cpu e ram) visto che non vi sono clienti, o medio-alto livello.
Possiamo scegliere il basso livello, inteso come poca potenza, però poi che ne faccio di questo

quando i clienti aumentano?

LA DOMANDA nasce in base alle frasi sotto riportate: meglio avere più servers poco potenti o

meno server più potenti?

Più server consumo elettricità e ultimamente i data center fanno pagare più la corrente elettrica che

la banda (in proporzione).

Posso permettermi di dire ai clienti che ho un quad core con 16000 di ram quando in realtà è un

server con 2 cuori, 2000 ram? Se chiedono un accesso ssh e lo scoprono?

Perciò a questo punto potrebbe valer la pena scegliere tra tre opzioni

    a) dire di aver un server piccolo ma che sarà popolato solo da 100 siti (per esempio)

    b)dire una castroneria sul sito e sperare in bene

c) acquistare un server decente e dire la verità sul sito



    DOMINI!!!
    qui è abbastanza semplice la decisione....per metà è semplice..eheheheh...

Il problema non si pone per i domini internazionali, bensì per i domini .it

Per i domini internazionali faccio come tutti, mi avvalgo di un account namecheap, onlinenic,

enom, tucows, resellerclub, godaddy, etccc, e il gioco è fatto. Unica decisione è quanto buttarci

dentro per avere uno sconto maggiore sui domini

Il problema è per i .it.

In Italia c'è un autorità esosa e a differenza dei registrar chiede subito un bell'investimento per far

parte di quella classe di elite che ha la possibilità di registrare i domini, di quella classe d'elite che

ha la sfortuna di dover ogni tanto combattere

col NIC per registrare un dominio.

Diventare mantainer costa precisamente 2500 euro +iva una tantum con 60 domini gratis da

consumarsi in un anno. BENONE! Alla faccia dell'inflazione, ai tempi della lira costava 2.000.000

circa di lire.

In pratica il NIC mi regala 294 euro di domini e si tiene 2206 euro per se, però..... sei mantainer!! ehhehehe
Mantainer significa autonomia nelle registrazioni, nei trasferimenti, nei cambi DNS, una bella autonomia, ma costa. Cosa fare? Dovrò mettere sulla bilancia i pro e i contro e tra i contro inserirò

il fatto di dover cercare un mantainer come fornitore, veloce nelle registrazioni e negli

aggiornamenti DNS, però c'è un problemone......e se un giorno avrò 300 domini? Che faccio? Mi

registro come mantainer? Si è fattibile, però dovrò gestire 300 lar, 300 moduli trasferimento

mantainer, cioè da panico!



Riassumiamo

soluzione sicura, a mio giudizio (MINIMA SPESA)>

1 rack intero + 100Mb di banda Circa 2300 euro +iva / mese (doppia linea elettrica)

mantainer 2500 una tantum

server doppio di qualità elevata con 4 ore assistenza, minimo 8000 euro una tantum

doppio switch sui 1400 euro

pannello di controllo da 350 a 1300 euro (cpanel o plesk)

studio fattibilità cluster in outsourcing: 5000 euro (minimo)


2300 euro/mese e 19.000 una tantum




Soluzione media (MINIMA SPESA)>

1/2 rack + 10Mb di banda linea non ridondata: 500 euro / mese

mantainer 2500 un atantum

server 1 di qualità sui 3000 euro

1 switch da 500 euro

pannello cpanel o plesk (da 350 a 1300 euro)

outsourcing sui 1000 euro

500 mese + 8000 euro una tantum



Soluzione BASE (MINIMA SPESA)>

1 server presso thePlanet decente 300 euro/mese

domini rivendi da altro mantainer= 0 euro

no switch, no rack, no

300 euro mese






SOLUZIONE BASE= concorrenziale al massimo. Guadagni da paura se prendi clienti. Puoi vendere a prezzi bassissimi e THEPLANET ti dà i server in 10 minuti
MA ATTENZIONE!!!! sarai sempre un rivenditore e non potrai mai garantire ciò che prometti sul sito


A questo punto aggiungerei qualche info di bilancio

Costi variabili annuali

-spese di incasso (carta, paypal, banca)

-domini it e tld stranieri (sperando che abbiate 30.000 euro al mese di domini da pagare )

-ulteriori server nel caso di aumento clienti

-parcella commercialista se aumentano le fatture

-linea (colocation) nel caso di aumento server

-telefono

Le prime 5 voci sono tutte positive nel caso siano sempre in aumento perchè significa "VENDERE"

Altra mia idea

>5 server DELL alta qualità per pararti il sedere. 2+2+1 + switch

>linea setup e prima rata per 1 rack

>script personalizzato gestione (puoi spendere anche 200 euro 1time, se non sbaglio ,con whmc)

>un pò di costi per il sitozzo

>commercialista (massimo quella cifra, abbondante per il setup della società)

>non è indicata la pubblicità (dai 4 ai 6 mila euro al mese??), la carta, le penne, un bel KVN per

controllo da remoto dei server (ci son da tutti i prezzi)


spese server € 15.000,00

linea setup € 5/600,00

Cavi, cavetti € 350,00

pannelli vari (cpanel-plesk) € 1.500,00

domini € 2.500,00

tel € 150,00

Consulenze varie € 4.000,00

Ufficio € 400/800,00

Mobili € 1.500,00 (IKEA)

FAX € 50,00

Dipendenti (setup consulente del lavoro ) € 300,00

Sito € 1.000,00

Script € 3.500,00

società € 3.500,00
Qui abbiamo i costi per iniziare con tranquillità. Si può spendere molto meno in server o anche molto di più. Mancano un po' di spese variabili e fisse di contorno ma da non sottovalutare


Adesso viene il bello..

>1 dipendente base (segretario) > 1800 euro al mese (13 o 14 mensilità dipendete se sei artigiano o

commerciante)

>1 dipendente sistemista decente > 2600 euro al mese (13 o 14 mensilità dipendete se sei artigiano

o commerciante)

>commercialista dai 70 ai 200 euro (dipende dal tipo di società e dalle fatture)

>telecom, alice, adsl, balle varie

>ufficio

>gomme da masticare o sigarette

>se non sono pratico di cpanel o plesk dovrò pagare almeno i primi mesi qualche persona

specializzata? i costi non sono alti. Si trova qualcosa dai 50 ai 70 euro al mese per server

>pubblicità da 1000 A 15000 EURO e ancor di più. Dipende dal target da colpire, dal rientro che

volete, dalla visibilità)

>imprevisti (corna in terra)

Adesso vedete quanto potete o volete spendere e decidete cosa fare.

Se volete sono disponibile per consulenze..oramai è il mio lavoro far fare hosting agli altri:)

www.soloserver.it

This entry was posted on martedì, ottobre 07, 2008 at martedì, ottobre 07, 2008 . You can follow any responses to this entry through the comments feed .

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